Come riportato da diversi media, per esempio l’agenzia ANSA, da parte della procura dei minori di Milano è arrivata l’iscrizione nel registro degli indagati del 17enne che, il 29 agosto, ha prestato il monopattino al 13enne che, a seguito di una caduta, ha perso la vita a Sesto San Giovanni.
Le ipotesi attualmente analizzati dagli inquirenti vedono in primo piano l’omicidio colposo per omissione. Il primo ragazzo, infatti, ha prestato il monopattino elettrico al giovanissimo amico nonostante quest’ultimo fosse sia inesperto, sia privo del casco, presidio di protezione fondamentale per la guida di un mezzo che, a seguito dello scoppio dell’emergenza sanitaria, è diventato estremamente popolare.
Inoltre, si contesta al 17enne il fatto di aver prestato il monopattino a un soggetto di età inferiore ai 14 anni. Il procuratore Ciro Cascone ha disposto l’esecuzione dell’esame autoptico sul corpo della vittima. La procedura, verrà effettuata nei prossimi giorni.
Ricordiamo che il 13enne ha perso la vita durante il trasporto in arresto cardiocircolatorio all’ospedale Niguarda. A seguito dell’incidente, il sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano, ha emesso un’ordinanza che rende obbligatorio l’uso del casco alla guida dei monopattini e il mantenimento, su piste ciclabili e aree pedonali, di limiti di velocità pari rispettivamente a 20 e a 5 km/h.