Intossicazione da funghi chiodini velenosi
Vengono considerati funghi velenosi quelli che sintetizzano sostanze tossiche per l’organismo umano. I sintomi che spesso si manifestano, dopo l’ingestione, possono variare da lievi malesseri gastrointestinali fino alla morte.
Molto spesso l’avvelenamento da intossicazione da fungo velenoso avviene attraverso l’ingestione di specie selvatiche o a causa di un errore di identificazione. Errore che si ripete, nella maggior parte dei casi, con lo scambio di una specie tossica per una commestibile. Anche tra i raccoglitori di funghi più esperti, seppur raramente, si verificano casi di morte per avvelenamento da funghi. Per prevenire l’avvelenamento da funghi, bisognerebbe quindi avere estrema familiarità con le specie tossiche, perché potrebbero risultare ingannevoli da un punto di vista della struttura e della forma. Inoltre, la commestibilità di un fungo dipende anche dai metodi di cottura e di preparazione dello stesso.
La legge italiana (352/1993) prevede, peraltro, che non si debbano distruggere gli esemplari di specie velenose (anche mortali) o ritenute tali, in quanto anch’essi sono utili all’ecosistema e alla vita dei boschi. Si raccomanda, una volta effettuata la raccolta dei funghi, di farla esaminare da parte di un esperto micologo.
Funghi velenosi mortali
L’intervallo di tempo varia da un minimo di 6-8 ore, fino ad un massimo di 12-24 ore, dalla fine del pasto. Alcune specie appartenenti al genere Cortinarius possono far variare gli intervalli di tempo addirittura da un minimo di 2-3 giorni fino ad un massimo di 15-20 giorni. Il danno causato nell’organismo umano è grave; questo infatti risponde con ritardo all’ingestione delle micotossine che, indisturbate, procedono la loro azione lesiva. Ne consegue che al manifestarsi dei primi disturbi, non sempre è facile ricondurre la causa all’ingestione dei funghi, e, sebbene possa talvolta risultare possibile, è raro trovare una cura, dal momento che gli organi sono stati già lesi. Nelle intossicazioni a breve periodo di latenza i sintomi si manifestano dopo 3-4 ore dalla fine del pasto. Questo tipo di intossicazione si manifesta con minore gravità ma con più frequenza. L’avvelenamento presenta un’evoluzione del quadro clinico che si risolve quasi sempre con esito positivo. L’organismo infatti risponde subito all’ingestione delle micotossine con meccanismi di difesa, quali: diarrea, vomito. Le sindromi da intossicazione di questo gruppo sono caratterizzate da tossine termostabili, che irritano le mucose dello stomaco e dell’intestino provocando i sintomi già nominati, danni al sistema nervoso (mal di testa, sonnolenza, riduzione dei battiti cardiaci e della frequenza respiratoria, diminuzione della pressione arteriosa).
Funghi porcini velenosi: Cosa fare immediatamente
In caso di sospetta d’intossicazione da funghi cosa fare?
– Recarsi la prima possibile in Pronto Soccorso , non appena compaiono i sintomi (il ritardo del trattamento aumenta il rischio di complicanze);
– Portare con sé tutti gli avanzi di funghi (cotti, crudi, resti di pulizia), possono essere utilizzati per il riconoscimento della specie;
– Se altre persone hanno consumato gli stessi funghi, contattarle immediatamente e inviarli in Pronto soccorso.