Roberto Jonghi Lavarini, detto il “Barone nero”, è nato nel 1972. E’ conosciuto nel mondo della politica già dagli anni ’90, oltre per i suoi grandi occhiali neri, anche per essere stato sempre vicino ai partiti di estrema destra più orientati ai pensieri fascisti. E’ laureato in Scienza politiche alla Statale. Anche sui social ha sempre ribadito e confermato la sua posizione politica.
Oltre a far parte di partiti di destra istituzionalizzati, nel corso degli anni il Barone nero ha fatto parte anche di formazioni come bonehead di Lealtà e Azione e i tradizionalisti cattolici. Nel corso del tempo ha avuto legami anche con partiti come la Lega e Fratelli d’Italia.
Nel 1997 si parlava già di Roberto Jonghi Lavarini, quando giravano voci sul fatto che nel suo ufficio a Milano era esposta una foto di Benito Mussolini. Da quell’episodio, in cui lui più volte si difese, lo fece espellere da Alleanza Nazionale, per poi entrare nel Movimento Sociale Fiamma Tricolore di Pino Rauti, importante profilo del neofascismo italiano.
Nel 2020 Jonghi Lavarini è stato condannato con l’accusa di elogio al fascismo. Infatti durante una trasmissione tv, motivo per cui è stato denunciato, celebrava i tempi del fascismo in cui non rinnegava i fatti atroci commessi in passato, ma lo delineava come un periodo di evoluzione.
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