La scarlattina è una malattia esantematica puntiforme, perché compaiono segni rossi a forma di capocchia di spillo, può essere senza febbre e bisogna valutare le conseguenze, considerando incubazione, sintomi e cura da effettuare.
A livello scarlattina sintomi bambini e scarlattina negli adulti, bisogna partire dall’aspetto iniziale, cioè scarlattina incubazione, che è molto breve, tra 2 e 5 giorni. In pratica, compare all’improvviso, con febbre alta, brividi, nausea, vomito e mal di testa, che precedono l’esantema.
I sintomi della scarlattina sono quindi individuabili anche perché, sul piano delle malattie esantematiche adulti, non ci sono differenze rispetto alla scarlattina bambini. Trattandosi di una malattia contagiosa acuta, gli adulti possono soffrire degli stessi sintomi dei più piccoli, compresi dolori addominali e tachicardia.
E’ evidente che i bambini possono contagiare gli adulti e, in ogni caso, un altro sintomo tipico, che si accompagna a puntini e chiazzette scarlatte sulla pelle, è la lingua ricoperta da un patina biancastra (fragola bianca) che tende ad arrossarsi molto (fragola rossa).
A livello di scarlattina contagio, i malati cominciano a diffonderla già in periodo di incubazione e per tutto il decorso della malattia, se la terapia non è adeguata, ma con la somministrazione di un antibiotico, famiglia delle pennicilline, il bambino non è più contagioso già 48 ore dopo l’avvio della cura.
Questo può essere di aiuto per proteggere i familiari dallo streptococco adulti e curando bene i sintomi scarlattina. Il rash cutaneo comincia a scomparire solitamente il sesto giorno dopo l’inizio del mal di gola, ma la pelle coperta dall’eruzione cutanea può spellarsi e avere questo problema fino a 10 giorni, come scarlattina immagini documenta sul web.
Nella scarlattina, il rush cutaneo che, di solito, inizia da inguine e ascelle, prima di ricoprire tronco, braccia e gambe, non è sempre così evidente e la febbre (38-40 gradi) a volte non compare neppure. In questi casi, la diagnosi è più difficile perché lo streptococco senza febbre agisce in modo più lieve e sfumato.
Questa forma molto più attenuata della malattia si chiama scarlattinetta e l’unico problema è che sviluppo pochi anticorpi, con il rischio di potersi ammalare nuovamente di scarlattina nel corso della vita.
La scarlattina è molto contagiosa, di solito manifesta febbre alta, e si trasmette attraverso gocce di saliva o muco causati da starnuti e colpi di tosse, mentre le mani non lavate contaminano il cibo e tutto questo espone a dei rischi, legati a scarlattina gravidanza.
I sintomi per le donne in dolce attesa sono gli stessi che colpiscono i bambini fra 3 e 12 anni ma non è necessariamente pericolosa, perché si contrae raramente e non provoca malformazioni al feto, purché sia prontamente trattata con la terapia antibiotica.
Come si nota in molte immagini scarlattina, il rush cutaneo esteso può essere molto pruriginoso e questo emerge in particolare scorrendo in rete tutto ciò che riguarda scarlattina immagini bambini.
I rimedi naturali per alleviare il prurito sono sostanzialmente i bagni tiepidi o impacchi con acqua e bicarbonato di sodio, ma si usano anche amido di riso o avena che sono ottimi lenitivi. Olio di mandorle dolci e olio essenziale di lavanda sono metodi alternativi per ridurre la voglia di grattarsi.
Gli impacchi di olio di oliva o una soluzione acquosa, con poche gocce di aceto di mele, si usano per massaggiare la pelle in modo circolare dopo un bagno tiepido. Il trattamento è preceduto da un asciugamano o garze per tamponare, senza sfregamenti, le parti arrossate. In questo modo, l’olio penetra più in profondità per ridurre il prurito.
La questione legata al vaccino per la scarlattina si risolve nel concetto che gli studi sono in corso, ma il vaccino ancora non esiste. Si punta tutto sulla prevenzione, ma nelle scuole, dalle materne alle medie, è difficile prevenire la diffusione del contagio.
La legge italiana prevede però la riammissione a scuola degli studenti infettati che hanno iniziato da 2 giorni la terapia antibiotica. Inoltre, si suggerisce alle persone che sono a contatto, di assumere antibiotici per i primi due giorni di terapia dell’ammalato. E’ importante non venire a contatto con indumenti e posate infetti, oltre al lavaggio frequente e accurato delle mani.
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