Le donazioni midollo osseo salvano molti pazienti gravi, a livello esami midollo osseo, ridando speranza di una vita normale, ma occorre avere le info su quali procedure si seguono, gli eventuali rischi, compreso quello di paralisi, di cui si parla in modo spesso inappropriato.
Il trapianto midollo osseo cura molte malattie del midollo, del sangue e del sistema immunitario che non avrebbero altre terapie a disposizione. In particolare, la donazione midollo osseo permette di curare leucemie, linfomi, mielomi, talassemie, e, in casi particolari, malattie autoimmuni e tumori solidi.
Il problema della ricerca di donatori midollo osseo, come spiega l’Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo), riguarda la difficoltà di individuare una compatibilità genetica che è estremamente rara. Si verifica solo nel 25% tra fratelli e sorelle, mai tra genitori e figli, zii e cugini, e 1 caso su 100.000 tra estranei. Servono quindi molti donatori disponibili per aumentare la possibilità d’individuare quello adatto al paziente ricevente.
Riguardo i requisiti donatori midollo osseo, ci sono alcune regole di base da osservare. Il prelievo midollo spinale si effettua solo su persone volontarie, diventate donatrici tra 18 e 35 anni, che pesino almeno 50 chili, godano di buona salute e che non possono donare oltre 55 anni di età.
In merito alla donazione midollo, c’è però da precisare che il limite dei 55 anni è una legge dello Stato per tutelare le persone che, dopo quell’età, possono soffrire di patologie, ad esempio cardiologiche.
Inoltre, per il prelievo midollo spinale di un donatore iscritto 20 o 30 anni prima, bisogna ristudiare la situazione clinica e potrebbe non essere più idoneo, facendo perdere tempo prezioso. In ogni caso, la regola dei 55 anni non vale per i donatori familiari, perché gli specialisti studiano comunque se sono idonei, indipendentemente dall’età.
Occorre ricordare che, oltre al prelievo del midollo, sono molto importanti anche le cellule staminali emopoietiche (CSE) da cui hanno origine tutte le cellule del sangue e del sistema immunitario: globuli rossi, bianchi e piastrine. Donarle aiuta molti pazienti bisognosi e tante donne cedono il cordone ombelicale a una banca dati a tale scopo, perché il sangue che contiene è molto ricco di CSE.
La buona salute per donare il midollo osseo è importante perché il prelievo del midollo avviene in un centro autorizzato, in anestesia generale (sedazione profonda) o epidurale (per annullare la sensibilità solo della parte inferiore del busto e arti inferiori) e dura circa 45-60 minuti. Il midollo viene prelevato in maniera diretta dalle ossa del bacino (creste iliache posteriori) con l’aiuto di una siringa ad ago.
Chiarito come donare il midollo osseo, attraverso iscrizione all’apposito registro e valutazione stato di salute, al momento del prelievo midollo spinale, si valuta la quantità di tessuto semiliquido da prelevare, in base al peso del ricevente e di quello del donatore, senza mai superare questa dose di sicurezza per effettuare donazioni midollo osseo riducendo nettamente i rischi.
Dopo il prelievo midollo spinale, il donatore resta sotto controllo per circa 24-36 ore prima di essere dimesso, deve osservare un periodo di riposo di 4-5 giorni, limitando l’attività fisica all’essenziale, mentre il midollo osseo si ricostituisce da solo entro 10 giorni.
A dispetto di possibili effetti collaterali in casi estremi, come aritmie, grave ipertensione, problemi di coagulazione del sangue, malattie oncologiche , diabete, malattie sessualmente trasmissibili e depressione, sul versante donare midollo osseo rischi, la donazione è, in realtà, una procedura sicura.
In pratica, Dopo aver effettuato midollo osseo donazione, si può avvertire un dolore modesto che si risolve con un antidolorifico e l’intervento non provoca danni o lesioni per il donatore, quindi gli specialisti escludono la prospettiva di paralisi. I rischi legati alla prospettiva di donare il midollo osseo sono minimi e per lo più legati all’anestesia, all’insorgere di infezioni o ematomi nella sede di prelievo.
Quello che però molti non sanno, è che il prelievo del midollo si esegue solo in casi molto più rari che in passato. 8 donazioni su 10 avvengono invece tramite prelievo da sangue periferico.
Il donatore rimane attaccato a una macchina per circa due-tre ore, e i potenziali rischi correlati alla procedura sono simili a quelli di una donazione di sangue, dato che si usano strumenti monouso di prelievo per la massima sicurezza.
In questo caso, è indispensabile assumere dei farmaci nei 5 giorni che precedono la donazione (noti come “fattori di crescita”) che stimolano il midollo a produrre e rilasciare nel circolo sanguigno nuove cellule staminali. Gli effetti collaterali di questi farmaci possono essere febbricola, cefalea, dolori ossei e senso di stanchezza di tipo influenzale. E’ sufficiente trattarli con il paracetamolo e scompaiono in fretta, sospendendoli dopo la donazione.
In caso ci fosse un calo dei sali minerali del sangue, durante la procedura, si riassumono e quindi la perdita viene compensata. Ciò spiega perché le donazioni midollo osseo sono molto contenute a livello dei rischi.
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