Particolarmente efficace in caso di gonfiori addominali, acidità di stomaco e intossicazioni, il carbone vegetale funziona, ha effetti benefici ma non bisogna farne un uso protratto nel tempo perché potrebbe causare stitichezza. Scopriamo tutto su questa polvere nera molto sottile.
Inoltre, coadiuva l’azione dei succhi gastrici e rende la digestione più veloce, evitando che si accumulino gas e tossine. E’ importante però tenere conto che in questo caso il carbone vegetale funziona solo se viene associato ad una dieta sana ed equilibrata e ad una corretta attività fisica.
Ma dopo quanto fa effetto il carbone vegetale? In genere, per problemi di pancia gonfia i benefici si vedono dopo 3 o 4 giorni.
A cosa serve il carbone vegetale? Il carbone attivo vegetale è un derivato dalla combustione del legname che aiuta a contrastare i disturbi digestivi come dolori addominali, diarrea e reflusso. Si rivela anche molto utile in caso d’ingestione di sostanze chimiche o di veleno.
I carboni vegetali hanno parecchie proprietà e sono particolarmente indicati per combattere con efficacia i disturbi legati all’apparato digerente. Ottimi in caso di fermentazione causata da problemi di digestione, di diarrea, per ridurre la pancia gonfia, il meteorismo e l’aerofagia, i carboni attivi vegetali sono efficaci per contrastare sintomi dovuti a gastrite, reflusso, acidità di stomaco e dolori addominali.
Grazie alle sue proprietà assorbenti sia di gas che di sostanze solide, il carbone vegetale è indicato anche per combattere l’alitosi. Questo speciale carbone è noto per le proprietà disintossicanti, purificanti e disinfettanti, e pare anche sia in grado di ridurre il colesterolo.
Le dosi di assunzione consigliate sono di circa 1/2 grammi al giorno (2-4 capsule da assumere lontano dai pasti). In presenza di ingestione di sostanze nocive o velenose, il carbone attivo va assunto miscelato con acqua e in dose media pari a 50 g, da ingerire ogni 4 ore per tre volte.
Il carbone vegetale non presenta particolari effetti collaterali ed è ben tollerato dall’organismo. Tuttavia, esistono delle controindicazioni, e bisogna sapere quando il carbone vegetale fa male, così da assumerlo senza rischi.
Poiché può contrastare con l’assorbimento dei principi attivi e dei nutrienti, bisogna usare il carbone vegetale per brevi periodi. Bisogna dunque evitare l’uso prolungato, in gravidanza o allattamento e in caso di blocchi intestinali. Infatti, a lungo andare può indurre stitichezza e peggiorare le condizioni della persona. Anche in presenza di appendicite o occlusioni di stomaco non bisogna assolutamente usare il carbone.
Il carbone attivo dove si compra? Il carbone attivo si può acquistare in farmacia, in erboristeria e nei supermercati, ma anche sui siti internet delle aziende che producono molti integratori alimentari a base di carbone attivo.
Il carbone vegetale, noto anche come carbone vegetale attivo, viene usato come lassativo in casi di stitichezza e viene consigliato nelle diete dimagranti. Più che dimagrire, però, è corretto dire che assicura una pancia piatta, riduce il meteorismo e la fastidiosa tensione addominale.
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