Emanuele Fiano è una delle figure politiche più importanti presenti in Italia. Attualmente ricopre la carica di deputato del Partito Democratico e la sua figura è quella che rappresenta il PD all’interno della Camera dei Deputati. Egli è nato da Milano ed è il terzo e ultimo figlio di Nedo Fiano, un ebreo che è stato deportato ad Auschwitz ed è riuscito a sopravvivere, e di Rina Lattes. I suoi genitori sono morti a distanza di un anno l’uno dall’altro: il padre nel 2020 e la madre nel 2021.
Finita la maturità decide di iscriversi ad Architettura al Politecnico di Milano. Durante i suoi anni universitari si sposa, e precisamente nel 1989 con Tamara Rabà, una psicologa. La coppia avrà due figli: Davide e Michael. Una volta conseguito il titolo, inizia a praticare la professione di architetto da libero professionista. Accanto alla sua attività di architetto, decide di immergersi nella carriera politica. Dal 1988 al 2001 diventa il consigliere della comunità ebraica a Milano. Come consigliere sarà anche il responsabile di diversi eventi e programmi culturali. Dal 2011, poi, diventa il consigliere della comunictà ebraica italiana, ricoprendo un ruolo fondamentale a livello nazionale. La storia del padre lo ha toccato molto, tanto che nel 2021, anno della sua morte, decide di scrivere un libro dal titolo Il profumo di mio padre, nel quale racconta la vita vissuta ad Auschwtiz da suo padre e del rapporto avuto con lui.
La carriera politica di Emanuele
La sua carriera politica parte dal 1996, quando decide di candidarsi alla Camera dei Deputati. Perde le elezioni, ricevendo solo il 37% dei voti contro il 47% di un altro candidato facente parte del Polo per la Libertà. L’anno successivo, invece, riesce a diventare il consigliere comunale per il PDS a Milano. Fino al 2006 resta a capo del consiglio comunale. Nel 2005 decide di difendere i diritti del popolo israeliano diventando il segretario nazionale di Sinistra per Israele. Con questa associazione il suo obiettivo, e quello di altre due persone che ve ne facevano parte, era quello di mettere al corrente delle posizioni della sinistra israeliana il popolo italiano e di contrastare tutti quei pregiudici contro il suddetto popolo. In questo modo ha portato avanti l’interculturalità, la convivenza pacifica e il confronto.
Dal 2007 fa parte del Partito Democratico. Fu eletto in una lista a sostegno di Walter Veltroni. É stato, inoltre, il segretario regionale de partito in Lombardia, riuscendo ad ottenere il 30% dei voti. Si è sempre dichiarato contrario alla creazione di fenomeni neofascisti e ha mandato avanti una petizione per eliminare qualsiasi forma di fascismo durante le elezioni politiche. Nel 2012, durante le elezioni primarie del Partito Democratico, ha deciso di candidarsi. Alla fine è risultato ai vertici dei candidati più votati nelle zone di Milano e provincia. Nel 2015 si candida alle primarie del centrosinistra, salvo poi ritirarsi alla fine dell’anno per sostenere Giuseppe Sala, che era stato sponsorizzato dal Primo Ministro di quegli anni in Italia, Matteo Renzi.
Nelle elezioni del 2018 viene rieletto deputato del Partito Democratico.