Palazzo di Montecitorio, sede Parlamento italiano (chiamata anche piazza del Parlamento), ospita numerose persone che lavorano, ognuna in un determinato ruolo. Non solo esponenti politici, ma anche commessi. Chi sono? Che mansione svolgono? I commessi si occupano, in media, di attività di assistenza, di segreteria, di agenda degli appuntamenti, smistamento posta elettronica, di gestione delle relazioni esterne, di sicurezza e anche di coordinamento dei tour e gite scolastiche (Montecitorio visite). Il ruolo, dunque è piuttosto vario e comprende varie funzioni, molte delle quali delicate, ma quanto guadagnano?
I commessi della sede del Palazzo del Parlamento (e sede Camera dei deputati), definiti anche uscieri alla Camera o al Senato, ricevono stipendi mediamente elevati che possono partire da una base di 2.000 euro netti mensili fino ad un massimo di 10.000 euro, circa. Il loro compenso annuo lordo può sfiorare i 135.000 euro a fronte di 40 anni, circa, di servizio. Inoltre, si tratta di un lavoro in cui è prevista la reperibilità e, in alcune occasioni la disponibilità h24. Diversamente, l’orario di lavoro full time è stabilito in 35 ore settimanali divise in 5 giorni lavorativi. Fatti salvi, come anticipato, eventuali straordinari.
Per accedere a tale ruolo, nella maggior parte dei casi si rende necessario partecipare e vincere un concorso pubblico, ma a volte l’incarico può essere di natura fiduciaria per ragioni politiche.
È un dipendente della Pubblica Amministrazione e la sua assunzione professionale avviene tramite l’espletamento di prove concorsuali alle quali si accede solo se in possesso di determinato titolo di studio. Molti commessi rivestono anche un profilo giuridico e legislativo, tanto che, spesso dopo anni di lavoro, passano a ruoli politici. Si tratta di una mansione molto ben pagata che richiede particolare disponibilità di tempo e riservatezza, necessaria in un ambiente particolare e diplomatico come il palazzo Montecitorio. Al momento, però e già da diversi anni non viene bandito un concorso per ricoprire posti vacanti come uscieri. L’ultimo risale a quasi venti anni fa.
Quali sono i requisiti richiesti per questo tipo di lavoro?
Gli elementi e le materie di studio indispensabili per partecipare, e vincere, un concorso pubblico riguardano: fondamenti di diritto parlamentare, dell’ordinamento dell’Unione europea; competenze basiche in materia relativa all’acquisizione ed elaborazione dei documenti, materie di archiviazione, assegnazione protocollo, lingua inglese.
I candidati alla sede del Parlamento italiano e alla sede della Camera dei deputati sostengono una serie di prove, una delle quali preliminare con numerosi quesiti attitudinali a risposta multipla. A seconda della correttezza o meno delle risposte vengono assegnati dei punteggi. I partecipanti che superano la prova preselettiva che, in ogni caso non è conteggiata nel punteggio finale del concorso, accedono alla fase successiva.
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