Nel nostro Paese l’interesse verso auto e moto d’epoca continua a crescere anno dopo anno. Sono ormati tantissimi gli appassionati e i collezionisti che conservano nei loro garage mezzi del passato dal valore inestimabile. Un aspetto importante di questa passione riguarda le assicurazioni per i mezzi ben conservati che vengono posti a circolare su strada per raduni dedicati o per l’utilizzo privato vero e proprio. È per questo che sul mercato esistono formule e pacchetti dedicati all’assicurazione per la moto d’epoca o per l’auto assieme a tutta una serie di agevolazioni di cui parleremo in questo approfondimento. In particolare le agevolazioni riguardano sia gli oneri dovuti come tasse e bollo che le polizze, caratterizzate da formule molto convenienti elargite dalla maggioranza delle compagnie assicurative.
L’inquadramento dei veicoli d’epoca in Italia
La moto o l’auto d’epoca deve rispondere a una serie di requisiti per essere considerata tale. La prima riguarda l’età del mezzo che deve avere più di 20 anni di vita dalla prima immatricolazione e che deve versare in ottime condizioni. Inoltre l’auto o la moto sono considerate d’epoca quando sono caratterizzate di valore culturale e storico. Per stabilire l’età del mezzo e valutare se questo sia d’epoca o meno, tuttavia, fa fede la data di costruzione del mezzo e non la prima immatricolazione. Un’altra caratteristica riguarda l’età del richiedente che stipulerà la polizza a proprio nome. L’età minima dell’assicurato, pertanto, non dovrà essere inferiore ai 23 anni. Se sussistono tutte queste condizioni si potrà procedere all’iscrizione del veicolo all’ASI, noto come l’Automotoclub Storico Italiano. Questo ne comproverà la storicità dopo aver verificato la regolare iscrizione del veicolo ad una delle associazioni o dei club federati con l’ASI.
Con le auto e le moto d’epoca si possono ottenere scontistiche dedicate che arrivano a riduzioni fino al 70% rispetto alle normali polizze assicurative. Tuttavia per accedere a questi prezzi è necessario fornire il certificato di iscrizione del proprietario all’ASI e rispettare i criteri sopra elencati.
I veicoli d’epoca in Italia
Nel nostro Paese esiste un parco veicoli d’epoca di grande valore. Secondo ACI questi sarebbero circa 800 mila mentre i tesserati ASI sono 375 mila. Non è facile conoscere il numero esatto perché molte moto sono ferme ed esposte in occasione di raduni e, quindi, non sono registrate per circolare. Ciò che è certo è che questo parco veicoli ha un valore complessivo di mantenimento piuttosto considerevole. Difatti se osserviamo i dati relativi ai costi di mantenimento arriviamo a sfiorare i 650 milioni di euro all’anno, qualcosa come 2000 euro a veicolo. La cifra non comprende gli altri costi tra cui figurano quelli di acquisto, quelli di restauro conservativo e quelli di rifornimento che ammontano a circa 2,2 miliardi di euro annui. Infine c’è l’aspetto del turismo diretto ed indiretto che genera valore grazie a fiere, mostre e manifestazioni. Tra queste la più nota è la Mille Miglia che si unisce a tutte le iniziative di valorizzazione dei veicoli d’epoca che, nel nostro Paese, godono di un successo incredibile, superiore al confronto con altre potenze europee.