Il mese di maggio appena trascorso è stato contrassegnato dall’inizio di quella che viene definita, non a torto, la “maratona fiscale”. Migliaia di italiani hanno fatto ricorso e stanno facendo affidamento a commercialisti e patronati per compilare il modello 730.
Da questo maggio è possibile inviare le dichiarazioni dei redditi in Italia. Il modo migliore per farlo è con il Modello 730, un modulo semplificato già compilato con tutti i tuoi dati e scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Alle tasse non si sfugge, toccano a tutti. Da poche settimane è partita la campagna di dichiarazione dei redditi in Italia. D’ora in poi è possibile modificare il modulo 730 precompilato (noto in italiano come 730 precompilato) per aggiungere eventuali spese non comprese dall’Agenzia delle Entrate o per correggere eventuali errori.
Si consigliava, sin dall’inizio, di attendere per farlo, in modo da poter ricevere assistenza dalla compilazione assistita dell’Agenzia, uno strumento online che guida l’utente attraverso il processo di dichiarazione dei redditi.
I contribuenti hanno la possibilità di accettare il 730 precompilato senza modifiche. Vediamo cosa vuol dire.
In tal caso, l’Agenzia delle Entrate non effettuerà verifiche sui documenti attestanti le spese dei soggetti obbligati a trasmettere i propri dati. Questi includono medici, centri sanitari, farmacie, parafarmacie, ottici, psicologi, infermieri, università, banche, assicurazioni ed enti del terzo settore.
Il precompilato 730 si considera accettato senza alcuna modifica anche se si modificano dati che non influiscono sul calcolo del reddito o dell’imposta , come nei seguenti casi:
- Modifica dei dati personali (ad eccezione del comune del contribuente in cui risiede);
- Modifica dei dati del soggetto che effettua la rettifica;
- Modifica del codice fiscale di un coniuge non soggetto a imposta;
- Completare la casella I per l’utilizzo di un prestito a titolo di indennizzo;
- Completare la casella F con la scelta di non pagare o di pagare meno di quanto calcolato da chi presta assistenza fiscale;
- Richiesta di frazionamento dell’importo dovuto.
Occhio, intanto, alle novità di non poco conto che sono emerse nell’ambito del recente Decreto Semplificazioni in merito al modello 730 precompilato.
Si riducono i controlli sulle spese non modificate, anche in caso di invio della dichiarazione dei redditi per il tramite di CAF o intermediari.
Il Decreto Semplificazioni approvato in Consiglio dei Ministri il 15 giugno 2022 riscrive le regole previste dall’articolo 5 del decreto legislativo n. 175/2014, prevedendo l’esclusione dai controlli formali anche in caso di invio del modello 730 precompilato tramite CAF o professionisti, in assenza di modifiche.