Causa della morte, il vaccino Covid. La compagna resta sola e senza sostentamento. Storia di una tragedia dalle conseguenze importanti.
L.Z. ha perso la vita dopo avere ricevuto una dose di vaccino anti Covid. Da quel momento la vita della sua compagna è cambiata per sempre. Cosa è successo.
Una sentenza significativa giunge dal Regno Unito con riferimento ad una morte dovuta alla vaccinazione da Covid 19. Lo Stato ha riconosciuto il danno e stabilito il risarcimento di 120 mila sterline – circa 140 mila euro – per un familiare della vittima. La decisione giunge in un Paese in cui l’obbligo vaccinale non è mai stato attivato così come non è stato introdotto il vincolo del Green Pass. La donna che otterrà i soldi di risarcimento è V. S, di anni 39, che ha perso a causa del vaccino il compagno L. Z., cantante rock di 48 anni. La morte risale al 19 maggio 2021 dopo un ultima settimana di vita sulla Terra passata in agonia.
L. Z. ha ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca il 5 maggio 2021. Dopo otto giorni, il cantante ha cominciato ad accusare un forte mal di testa tanto da convincere la fidanzata a chiamare i soccorsi. Durante una prima visita effettuata presso la proprio abitazione, i paramedici hanno inizialmente ipotizzato una correlazione con la vaccinazione scartando poi l’ipotesi per la distanza temporale intercorsa con la prima dose. Troppi otto giorni per la manifestazione dei sintomi, conclusione il dolore era solo emicrania.
Sono passati solo due giorni e V. si è trovata costretta a chiamare nuovamente l’ambulanza. Z. non riusciva a parlare. Era già troppo tardi, non ci sarebbe stato nulla da fare. Il 19 maggio l’uomo muore lasciando la fidanzata incredula di quanto accaduto. La coppia era inseparabile da 21 anni e la vita di V. si è frantumata in un milione di pezzi in pochi giorni.
L’autopsia sul cantante rock ha rilevato la morte per una irreversibile lesione celebrale causata da un’emorragia provocata dalle complicazioni della vaccinazione anti-Covid. Un coagulo di sangue è stato fatale per Lord Z. ma la sua morte non è stata invana. La compagna ha deciso per la donazione degli organi e tre vite sono state salvate con il trapianto del fegato e dei reni.
Nel frattempo, dopo poche settimane dal decesso, V. ha avanzato richiesta di risarcimento sottolineando che il suo gesto non è segno di avidità ma di necessità. Con la morte di Z. il reddito familiare si è ridotto drasticamente, le spese effettuate sono state numerose e molti prestiti sono stati contratti. I 140 mila euro non riporteranno in vita la persona amata ma saranno un aiuto per affrontare le conseguenze della morte. Attendono un esito positivo altre 1.300 persone che hanno richiesto un risarcimento per danni legati al vaccino Covid. Si stima, invece, che 400 mila persone hanno avuto effetti collaterali ma non hanno avanzato la richiesta dei danni.
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