Da Bruxelles, Mario Draghi ha provato a rassicurare gli italiani che si sta facendo di tutto per tutelare il loro potere di acquisto. Ha poi anche parlato dei pericoli per il prossimo inverno.
I rincari energetici stanno mettendo a dura prova l’economia del vecchio continente, con il risultato che “nell’area dell’euro, soprattutto a causa dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, le previsioni sono di un rallentamento un po’ in tutti i Paesi”. Questo è quanto dichiarato dal premier italiano Mario Draghi nel corso della conferenza stampa che ha tenuto da Bruxelles.
Draghi ha spiegato che la sua priorità è difendere il potere di acquisto degli italiani
Un discorso in cui, dopo aver illustrato le difficoltà e le sfide che si trova ad affrontare l’Unione Europa, i particolar modo per quello che riguarda il conflitto in Ucraina e lo scontro con la Russia, si è comunque detto fiducioso del fatto che l’Ue sta ormai diventando sempre più solida e importante come istituzione, e questo aiuterà sicuramente a suo parere a superare questo difficile momento storico.
E la priorità al momento, ha spiegato il premier, è quella di fare tutto il possibile per proteggere il potere di acquisto degli italiani: L’Italia, per gli stoccaggi, sta andando molto bene e la dipendenza dal gas russo, che era il 40% l’anno scorso, oggi sta al 25%: le misure che abbiamo messo in campo iniziano a dare risultati”.
Draghi: “Bisogna agire subito sui prezzi dell’energia”
Ci sono però degli interventi economici da fare che adesso non si possono più rimandare per nessun motivo: “Agire subito sui prezzi dell’energia perché sta succedendo che da un’inflazione che dipendeva sostanzialmente dall’energia ora dipende anche da altre cose. Questi aumenti si spargono e diventano aumenti di altre merci”.
Draghi chiede dunque all’Europa di fare il possibile per mantenere sotto controllo il prezzo del gas, cosa che a suo parere in questo momento non sta avvenendo: “Sui prezzi dell’energia i Paesi sono molto esitanti ad agire, ho un chiesto Consiglio straordinario sull’energia a luglio ma mi è stato fatto notare che non abbiamo ancora uno studio sul quale discutere. Ecco, ora nella risoluzione finale il Consiglio invita la Commissione a produrre questo studio entro settembre, per poi discuterne nel Consiglio di ottobre”.
Draghi annuncia un nuovo incontro con le parti sociali
Il premier italiano da Bruxelles ci ha comunque tenuto a rassicurare gli italiani: il governo sta facendo tutto quello che è in suo potere per calmierare la situazione e al momento, non vi sono particolari preoccupazioni sul prossimo inverno. Molti infatti iniziano ad avere paura che già nel 2023 sconteremo le conseguenze di questa guerra restando privati della capacità di riscaldarci.
Un’ipotesi che dunque secondo Draghi al momento, in virtù dell’azione del governo, non è probabile. Il premier ha poi annunciato che una delle sue priorità e adesso quella di organizzare un incontro con le varie parti sociali nel corso di queste settimane, per avviare un tavolo di concertazione e capire insieme come affrontare questo difficile momento, con delle misure che siano in grado di tutelare in modo efficace il potere di acquisto dei cittadini.
Il premier non è deluso dall’ultimo consiglio europeo, e ha fiducia nell’Ue
Draghi ha poi spiegato che se Mosca optasse per una linea più aggressiva, la risposta europea sarà quello di dare il via a un consiglio di sicurezza straordinario: “È stato detto in modo esplicito: non faremo passare due mesi e mezzo senza far niente nel caso in cui dovessero avvenire altre cose sul fronte dell’energia”.
I giornalisti hanno poi chiesto all’ex Presidente della Bce se fosse deluso dal consiglio europeo, appena concluso, in virtù del fatto che la sua proposta sull’energia non sembra aver trovato al momento molti consenso. Su questo punto Draghi ha dichiarato che “non mi sento deluso da questo Consiglio. Anzi, non mi aspettavo di poter fissare una data precisa per un rapporto completo sulla questione dell’energia: le cose si stanno muovendo, anche se magari non avvengono rapidamente come uno vorrebbe”.