Il disegno di legge di delega fiscale del governo italiano ha portato nuovi cambiamenti per quanto riguarda il bollo auto e non solo.
Anche il super bollo e le auto aziendali riceveranno un cambiamento rispetto all’anno corrente a causa del disegno di legge promosso al presidente del consiglio Mario Draghi.
Le accise sul carburante all’IVA potrebbero anche loro subire delle variazioni ma anche il superbollo, cioè la tassa sulle auto più potenti potrebbe scomparire.
Il 2023 sarà un anno di cambiamenti e tutte le novità che arriveranno per l’anno 2023 saranno deciso dal disegno di legge promosso dal governo.
Bollo auto, superbollo e altre novità per il 2023
Non solo il bollo auto è il protagonista del disegno di legge stilato dal governo Draghi. Anche le accise sul carburante, nello specifico sul gasolio, andranno verso un possibile inasprimento al fine di equiparare la tassazione di quest’ultimo con quelle applicate per la benzina.
Questo inasprimento servirà come deterrente per disincentivare l’acquisto di auto troppo inquinanti per il prossimo anno. Tutto questo mentre al Governo ci si interroga su come contrastare i caro carburante, provando a dare una mano d’aiuto ai cittadini prorogando il taglio delle accise su benzina, GPL e diesel fino al prossimo 2 agosto.
Un’altra novità potrebbe interessare il bollo auto che potrebbe arrivare al suo congedamento finale. Infatti, tra tutte le imposte e i tributi, il super bollo potrebbe essere una di quelle voci da eliminare dal bilancio di Stato annuale.
Per quanto riguarda le auto aziendali, anche in questo caso ci si aspettano grandi novità per l’anno prossimo. Le novità più importanti riguarderanno l’IVA, con un possibile aumento della soglia di detraibilità dell’imposta sul valore aggiunto. Attualmente quest’ultima si trova al 40% e per il prossimo anno ci si aspetta grandi novità anche e soprattutto per quanto riguarda la pubblicazione dei fringe benefit di quest’anno.
Le novità riguardanti il bollo auto, il superbollo e le auto aziendali fano riferimento ad un piano di cambiamento promosso dal governo che dovrebbe iniziare proprio dal 2023.
