Spesso ci si chiede da cosa possa nascere il valore specifico di una moneta. Condizioni e fattori, spesso particolarissimi.
L’attuale contesto, considerati quelli che sono i veri e propri stimoli che nascono proprio dalla spinta di una passione, quella per il collezionismo che ormai non conosce limiti, incide non poco sul fenomeno generale. Ogni anno, milioni di nuovi appassionati sposano la causa, per cosi dire ed abbracciano una sorta di vero e proprio percorso. Il tutto condito da un buona dose di fascino ed indubbio prestigio.
Storie che trovano spunto e perchè no, spinta, in eventi e contesti ormai smarriti nel tempo. Ciò che abbraccia la vita, il percorso di alcune monete è qualcosa che nella maggior parte dei casi non fa più parte del contemporaneo. Proprio li potrebbe in qualche modo nascere il prestigio, il fascino, quel valore che oggi quasi non siamo capaci di spiegare. Quello ed altri fattori possono oggi incidere più che mai sulla quantificazione dell’ipotetico valore di un determinato esemplare.
Insieme al contesto storico, fondamentale per stabilire il reale valore di una specifica moneta possiamo senza dubbio alcuno citare anche altri fattori altrettanto importanti e più che mai determinanti in questa particolare sede. I soggetti rappresentati, celebrazioni di eventi o commemorazioni, in un certo senso di personaggi storici. Poi, non difficile da riscontrare, la presenza di errori di conio o di difetti legati alla produzione stessa dell’esemplare.
Tra gli esemplari che si ricordano con maggiore interesse e chiaramente maggiore trasporto emotivo troviamo sicuramente quelli della vecchia lira. Parliamo di monete, in questo caso che hanno davvero fatto, scandito, la storia del nostro paese. La lira presente per ben tre secoli accanto all’Italia, fine ottocento, tutto il novecento e primi anni del duemila, ne ha letteralmente evidenziato gli eventi, ne ha messo in risalto attraverso particolari serie di monete i tratti particolarmente rilevanti.
Tra gli esemplari di maggiore rilevanza collezionistica troviamo senza alcun dubbio quelli della vecchia 500 lire. Nel caso specifico parliamo di un taglio in circolazione dalla fine degli anni cinquanta fino alla comparsa ufficiale dell’euro nel 2001. Verso la fine del percorso di cui sopra la 500 lire mostrava il suo classico aspetto bimetallico. Dorata al centro ed argentata nel contorno esterno. Tra le serie di maggior valore tra quelle riguardanti la vecchia 500 lire troviamo sicuramente quella definita “delle caravelle”.
L’esemplare più noto di questa particolare serie è quello coniato verso la fine degli anni cinquanta, precisamente nel 1957 in versione di prova in soli 2200 esemplari. Nel caso specifico la 500 lire con l’immagine delle caravelle conteneva un tratto particolarmente curioso. Le bandiere delle stesse caravelle rappresentate erano di fatto impresse controvento rispetto alle vele. Stiamo parlando di un esemplare assolutamente raro per tutta una serie di motivazioni. Su tutte la bassa tiratura
Nel caso specifico possiamo parlare di questo esemplare di 500 lire con le caravelle nella sua versione con le vele controvento di un pezzo che può raggiungere tranquillamente i 15mila euro se conservato in ottime condizioni. In condizioni meno brillanti, per dirla in questo modo, parliamo di una moneta che può mantenere in ogni caso un valore molto vicino ai 5mila euro. Un vero e proprio gioiello in moneta insomma.
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