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Pos obbligatorio, i costi che non ti aspetti: perchè pagheremo tutti di più

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Antonio Pilato

Dal 30 giugno pos obbligatorio per tutti gli esercizi commerciali e i professionisti. Vediamo cosa dice la normativa a tal proposito

Ecco quali sono gli incentivi, le sanzioni e le alternative al pos bancario. Tutto quello che bisogna sapere per evitare situazioni spiacevoli.

Fonte Adobe Stock

Il Pos è uno strumento sempre più importante nella società contemporanea. Ormai si va sempre più verso la direzione di pagamenti elettronici. Anche in Italia si sta rafforzando questa tendenza, grazie all’istituzione del pos obbligatorio a partire dal prossimo 30 giugno.

Chi non si adeguerà a tale disposizione rischia delle sanzioni non propriamente tenere (30 euro a cui si aggiunge il 4% della transazione negata). Ma esistono dei rari casi eccezionali in cui l’obbligo non sussiste. Inoltre ci sono varie alternative per evitare di dover pagare commissioni eccessive e costi di affitto del Pos bancario.

Pos obbligatorio: incentivi, esenzioni ed alternative al pos bancario

Sono esentati dall’obbligo di Pos solamente i professionisti nelle transazioni verso altri professionisti. Per qualsiasi attività rivolta al consumatore finale si deve sempre dare la possibilità di pagare con la carta.

Commercianti e professionisti possono però accedere ad una serie di agevolazioni fiscali per l’uso del Pos, dal credito d’imposta sulle commissioni al bonus per l’acquisto di strumenti utili ai fini del pagamento. 

In tal senso torna utile il decreto Fisco, Lavoro e Imprese che prevede un bonus Pos che va dal 30% al 100% per i titolari di attività piccole e medie che sono dotati di un registratore di cassa elettronico collegato col terminale Pos.

La legge prevede l’obbligo per esercenti e professionisti di accettare i pagamenti con Pos a partire dai 5 euro in su. Ad ogni modo è preferibile concedere la possibilità anche per importi più bassi per essere sicuri di non avere controversie.

Altro fattore da considerare sono le spese legate al Pos. Per questo molti commercianti cercano delle alternative con costi di gestione minori. Tra questi spiccano i Pos virtuali e mobili, offerti da diversi operatori. Attraverso queste soluzioni si può utilizzare direttamente il proprio smartphone come dispositivo per il pagamento. Ci sono varie possibilità che in Italia stanno emergendo negli ultimi anni. Consentono di abbattere di molto i costi e di non avere rapporti con le banche. 

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Antonio Pilato

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