Il problema della siccità in Italia quest’anno è molto importante, e il rischio che stiamo avendo soltanto un breve assaggio di come sarà il nostro futuro.
Il problema della siccità in Italia sta diventando sempre più preoccupante, anche perché ha già iniziato a presentare il suo conto al paese. L’intero settore dell’agricoltura a causa della scarsità di piogge e precipitazioni sta infatti scontando dei disagi molto forti, e le irrigazioni di emergenza per tentare di salvare le coltivazioni sono ormai all’ordine del giorno.
Basti solo pensare che in Lombardia la settimana scorsa è stata dichiarata emergenza per la società, prendendo atto di una situazione che sembra peggiorare di giorno in giorno.
Anche perché a causa di questa emergenza, il nostro paese si è trovato a scontrarsi con un problema atavico che ci attanaglia da sempre: la carenza di infrastrutture adeguate per la rete idrica. La situazione è dunque drammatica ed è per questo motivo che la Confederazione Italiana Agricoltori, ha avvisato il governo chiedendo degli interventi immediati: se non si prova adesso a prendere delle contromisure adeguate, il rischio è di perdere fino al 50 per cento della produzione agricola quest’anno.
Tutto questo, mentre pochi giorni si fa si è celebrata come ogni anno la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità nel mondo, e forse per la prima volta nell’ultimo secolo, l’Italia può essere considerata una delle nazioni più coinvolte in questo problema, e dunque una di quelle che nei prossimi anni dovrà fare il massimo per contenere un problema che a breve, potrebbe esplodere in tutta la sua drammaticità.
Le ultime stime raccontano infatti come, a partire dagli anni duemila, il problema della siccità è cresciuto esponenzialmente, registrando un +25 per cento da quando è iniziato il nuovo millennio. Molti esperti sostengono inoltre che il futuro potrebbe anche essere peggiori di come lo immaginiamo in tal senso. ed entro il 2050 almeno due terzi della popolazione mondiale si ritroveranno a fare i conti con il problema della siccità.
Il problema ultimamente sta inoltre interessando in modo serio anche la zona delle alpi: se non arrivano in fretta le precipitazioni sul territorio il rischio è quello che le coltivazioni di pomodori che si trovano lì in zona vadano perse. Gli esperti hanno già stimato che a causa dell’assenza di piogge, quest’anno verrà prodotto almeno il 30 per cento in meno di frutta estiva come ad esempio fragole o meloni.
La situazione è così critica che l’Autorità di Bacino ha presentato richiesta per diminuire in modo considerevole i prelievi di irrigazione, magari facendo in modo che venga limitato alle sole ore del giorno.
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