Il televisore, il caricabatterie e il microonde sono alcuni degli elettrodomestici della lista delle apparecchiature che consumano in stand-by.
Alcuni elettrodomestici restano per molto tempo collegati alla presa della corrente elettrica, anche quando non sono realmente in funzione. Alcuni apparecchi, invece, risultano sempre collegati e impossibili da staccare dalla rete elettrica perché hanno una funzione permanente, basti pensare ai frigoriferi e ai freezer.
Nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro esistono numerosi dispositivi elettronici, che utilizzano la corrente elettrica per svolgere le loro funzioni principali. Si tratta di strumenti, della vita quotidiana, di cui ormai non sappiamo più fare a meno.
Alcuni di essi sono utilizzati per un breve periodo di tempo e, dunque, vengono collegati alla corrente elettrica solo quando servono. Altri invece, generalmente quelli più utilizzati, restano collegati alla corrente anche quando non sono in funzione. Basti pensare alla televisione, al microonde, ai forni elettrici, ai caricabatteria dei telefonini, etc.
In molti casi, questi elettrodomestici consumano anche quando sono spenti o, sarebbe più corretto dire, in stand-by. Scopriamo qual è la lista delle apparecchiature che consumano anche da spente.
La televisione è uno degli elettrodomestici più utilizzati e, spesso, è presente in diverse stanze dell’abitazione. Poiché questo strumento viene usato di frequente, la maggior parte delle persone ha l’abitudine di spegnere il televisore solo con il telecomando.
Così facendo l’apparecchio resta collegato alla corrente e, dunque, è in stand-by. Di fatto, la lucina rossa accesa si indica proprio il televisore non è completamente spento e che dunque sta continuando a consumare una piccolissima quantità di corrente.
Quanto consuma un televisore in stand-by? Sembra incredibile, ma quella piccola luce rossa che sembra essere così innocua è in grado di consumare circa 2,26 watt all’ora. Tuttavia, i dispositivi muniti di led riescono ad offrire un consumo inferiore.
In ogni caso, il consumo giornaliero si traduce in un costo pari a €3 all’anno.
Un altro elettrodomestico che consuma corrente anche quando non è funzione è la macchinetta del caffè. Nella modalità di preriscaldamento il consumo stimato è di circa 100 watt allora, quando invece l’apparecchio non è in funzione il consumo è di circa 1 watt all’ora.
Un’altra abitudine errata, adottata da molte persone, consiste nel lasciare il caricatore per il cellulare nella presa della corrente. Il consumo stimato per questa malsana abitudine è di circa 1 kilowattora per ogni 1000 ore, che corrisponde ad una maggiorazione annuale di circa €1,20 nella bolletta della corrente elettrica.
Anche il microonde in stand-by ha un consumo 3.08 watt. Se, invece, lasciamo anche lo sportello aperto il consumo sale a 25,79 watt.
Nella lista delle apparecchiature che consumano anche da spente, non può non esserci il telefono cordless che produce un consumo di 2,9 watt all’ora, anche quando è in carica e non viene utilizzato.
Concludiamo la carrellata di elettrodomestici che consumano in maniera subdola con il Notebook e la console per i videogiochi. Il primo riesce ad assorbire da 1,5 a 5,5 kw/h quando è in modalità stand-by, contro gli 8,9 watt all’ora dei pc.
Mentre la console per i videogiochi, quando è accesa, consuma fino a 23,3 watt all’ora.
I consumi che gli elettrodomestici lasciati attaccati alla corrente producono anche quando non vengono utilizzati, non sono elevati. Se andiamo a guardare gli esborsi a cui annualmente ci obbligano, si potrebbe commettere l’errore di credere che, dopo tutto, non sono così impattanti.
Tuttavia, queste abitudini errate, però, se sommate tra loro producono un effetto negativo sui consumi. Ma l’aspetto più importante riguarda l’impatto ambientale di queste malsane abitudini.
Dopotutto, si tratta di cattivi abitudini adottate da milioni di persone tutti i giorni.
Per rendere l’idea di quanto sia notevole l’impatto che hanno tali disattenzioni su un intero paese, proviamo ad effettuare un calcolo approssimativo. Supponiamo che in Italia esistono 30 milioni di televisori (in realtà, il numero è maggiore) e che tutti abbiano l’abitudine di lasciare l’apparecchio in stand-by.
Dal momento che, ogni televisore produce un esborso di €3 annui, quando non è completamente scollegato dalla corrente, otteniamo un esborso di 90 milioni di euro. Questa è la cifra che ogni anno gli italiani regalano ai gestori di energia elettrica. Parliamo di una somma esorbitante e con la quale si potrebbero finanziare progetti di sviluppo e crescita sociale e culturale.
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