I giovani italiani, nonostante tutto, nonostante una crisi economica e una instabilità finanziaria che lascia senza fiato, hanno una voglia matta di “mettere su casa”.
Non affrontiamo certo un momento facile: la contingenza economica che ci travolge come un ciclone è complessa e delicata. 7 milioni di italiani non ce la fanno ad arrivare a fine mese, categorie chiave per la nostra vita sociale come gli infermieri detengono gli stipendi tra i bassi della Vecchia Europa.
In un momento del genere, però, sembra assurdo, i giovani italiani under 36 hanno ancora voglia di stabilità. Ed è forse questa la risposta più bella alle difficoltà che incombono.
I dati del mercato immobiliare dicono, in modo palese, che le richieste di mutuo per ottenere la prima casa, nonostante tutto, sono in aumento.
Cresce, quindi, ancora in maniera esponenziale il numero delle richieste di mutuo per under 36, mantenendo l’andamento degli ultimi quattro trimestri. Se prima del decreto Sostegni (secondo trimestre 2021) rappresentavano il 33,9% della domanda, ora sono arrivate al 45,6% (+37,5%).
Ma certamente, l’aumento delle richieste, da una parte, con un nuovo “motus” all’interno de mercato immobiliare, deve tenere conto delle enormi difficoltà con cui oggi operano le banche.
Deve infatti essere ben chiaro che gli istituti di credito agiscono, palesemente, in modo inversamente proporzionale rispetto alla crisi economica.
Più aumentano le difficoltà del mondo del lavoro, più le banche non si sentono serene nell’accettare richieste di mutui. Per certi versi potrebbe anche essere comprensibile ma è una legge spietata.
Se il lavoro non è stabile, se le attività commerciali chiudono, se le famiglie medie non arrivano nemmeno a fine mese, dove sono oggi le garanzie per avere a che fare con un prestito oneroso di qualunque genere?
Vale la legge, dura lex sed lex, delle banche, che prestano soldi solo a chi ne ha e possiede tutte le garanzie necessarie e anche oltre.
La rata media dei mutui in Italia è in aumento, il che significa che le persone con un mutuo a tasso variabile o che richiedono un mutuo ora pagheranno più dell’anno scorso.
Ma dato che i tassi ipotecari erano ai minimi storici la scorsa estate, quanto sono davvero negative le prospettive e cosa dovrebbero aspettarsi gli acquirenti di case?
La risposta è nei tassi di interesse sono in aumento da circa sei mesi, con la situazione aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina, che ha fatto aumentare il costo di beni e servizi.