Il pasticcio del Superbonus 110% rappresenta al momento una matassa intricata davvero difficile da dipanare. Dopo i blocchi dei crediti da parte delle Banche, è allarme da parte del mondo edilizio.
C’era una volta un allettante progetto, “tutto condito in salsa italiana”, il Superbonus 110%, che aveva consentito a numerose imprese, ma davvero tante, di ottenere congrue agevolazioni, nonché risorse per mettere in atto lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico.
Centinaia di migliaia di euro erogati negli ultimi anni al comparto edilizio.
Poi un giorno, come per magia, qualcuno si accorse che forse, diciamo forse, i crediti erano stati erogati con eccessiva leggerezza, e che tantissime aziende non erano nella posizione legittima di ottenere i fondi.
Ad oggi le risorse sono state bloccate, a danno ahimè anche di chi, legittimamente, aspira a questi crediti e dai quali dipende la sua sopravvivenza.
E’ decisamente in subbuglio il controverso mondo dell’edilizia italiana, con professionisti ed imprese che temono per il proprio futuro per il blocco dei fondi del Superbonus 110%.
L’incertezza che regna sui fondi del superbonus, ovvero l’agevolazione fiscale prevista dal decreto Rilancio 2020 e che consiste nella detrazione del 110% delle spese sostenute (dal 1 luglio 2020 in poi) per l’efficienza energetica e il consolidamento statico degli immobili, rischia di ridurre migliaia di imprese in ginocchio.
Secondo i calcoli di Cna Confartigianato, 33mila imprese in Italia sarebbero a rischio fallimento.
Accadrà se non dovessero arrivare i fondi disponibili per i lavori che sono stati già avviati.
Il tetto originario di 33,3 miliardi di euro è già stato superato di 400 milioni, con 33, 7 miliardi riservati sui 33,3 stanziati.
Cresce la preoccupazione per la sorte dei fondi e la loro effettiva disponibilità per le imprese. Gli istituti di credito non stanno riattivando il meccanismo di acquisto dei crediti, penalizzando le imprese che hanno avviato cantieri e maturato crediti statali, ma senza trovare sostegno dalle banche.
Non c’è dubbio che il volto dell’edilizia in Italia doveva cambiare ma così non è stato. Ma i fondi che il governo ha stanziato per il Superbonus 110% sono infatti già finiti. E non solo quelle delle risorse dedicate al maxi-incentivo per quest’anno, ma anche quelle per coprire il piano fino al 2036.
Lo conferma l’ultimo rapporto dell’ENEA. Si è rilevato che il valore complessivo delle detrazioni a carico dello Stato ha già raggiunto la soglia di oltre 33,7 miliardi di euro. Tutto ciò su un totale di 33,3 miliardi di euro che erano stati destinati al Superbonus.