La fatturazione elettronica anche per i regimi forfettari sta scatenando non poche ansie e panico tra chi, totalmente a digiuno dell’argomento, non sa proprio come districarsi in un quello che sembra un vero e proprio labirinto.
L’obbligo di fatturazione elettronica, che partirà in Italia dal prossimo 1 luglio anche per i regimi forfettari, è di certo l’argomento del momento.
Anche perché in tantissimi si sono accorti che dovranno rivolgersi costantemente al proprio commercialista.
Appare chiaro che in molti sono a digiuno su come gestire i vari programmi che consentono di essere in regola con le richieste dei clienti.
Molte associazioni, tanti patronati, stanno anche promuovendo corsi di formazione per fornire ai neofiti conoscenze e strumenti per agire senza commettere errori. Da più parti si discute della possibilità di spostare ulteriormente la proroga a gennaio: potrebbe accadere, ma la cosa non è affatto scontata.
Quindi conviene, in caso di parere negativo del Governo, premunirsi e organizzarsi al meglio per non incorrere in sanzioni oppure in errori grossolani.
Nel contempo, come noto, per inviare le fatturazioni occorre acquistare programmi specializzati. In ogni caso i costi non appaiono eccessivi.
Rimane che il fatto che ad oggi l’Italia è il primo Paese europeo ad implementare la fatturazione elettronica B2B obbligatoria.
Mentre tutte le transazioni nazionali sono attualmente inviate all’Agenzia delle Entrate attraverso il Sistema di Interscambio (SDI), per le fatture transfrontaliere viene utilizzato il sistema Esterometro.
La situazione cambierà a partire dal 1 gennaio 2022 poiché l’Esterometro verrà abolito e quindi tutte le fatture transfrontaliere verranno inviate tramite SDI.
Il formato utilizzato per l’invio delle fatture è il formato FatturaPa che ha recentemente recepito il nuovo requisito XML, obbligatorio da gennaio.
Le fatture di acquisto da fornitori non residenti devono essere presentate a SDI entro il 15° giorno del mese successivo a quello in cui è stato emesso o ricevuto il documento e le fatture di vendita verso clienti non residenti devono essere denunciate entro 12 giorni dalla data di fattura.
Consiglio per titolari di Partita Iva forfettaria per cui sta per scattare l’obbligo di fatturazione elettronica è quello di sfruttare periodi di prova omaggio offerti dai diversi operatori dal primo luglio.
Tutto questo va fatto considerando che alcuni operatori li stanno lanciando ora con uno, due, tre mesi gratis, e non tanto per risparmio economico. Si vuole verificare quali possono essere i servizi migliori per le proprie esigenze e l’indispensabile corretto funzionamento del percorso.