Il Governo Italiano, di concerto con il Ministero del Lavoro e l’Inps, sta cercando, da tempo, di porre rimedio a una emorragia economica che ha messo di fatto in ginocchio famiglie e imprese.
Non è semplice trovare “il filo di Arianna” per uscire fuori dall’intricato labirinto, dal momento che, se da una parte, l’esecutivo Draghi deve contenere i rincari sostenendo la collettività e le parti più fragili, dall’altra è palese che le risorse non sono infinite e gli aiuti ai cittadini vanno sempre inquadrati in un’ottica di contenimento delle spese.
Non dimentichiamo che l’Italia rimane uno dei Paesi Ue con il debito pubblico più alto, ma non dimentichiamo nemmeno che nel contempo, il Governo e il Fisco, se da una parte danno, come la buona Penelope, dall’altra tolgono.
Pressione fiscale sempre alle stelle e aumento, ad esempio, dei tassi sui mutui, sulla lunghezza d’onda della decisione della Bce.
E non sono certo i crediti di imposta sulle spese sostenute per un’auto green oppure per un rinnovo dell’efficientamento energetico del proprio appartamento, a poter cambiare la vita di quei 7 milioni di italiani che vivono sulla soglia dell’indigenza.
A luglio, di certo, i pensionati, categoria sociale tra le più fragili, avranno modo di “respirare” tra 14esima e bonus 200 euro.
L’Assegno Unico Universale per famiglie con minori a carico e poi il Reddito di Cittadinanza sono di certo indiscutibili salvagenti in un mare in piena tempesta e con la riva ancora tremendamente lontana.
Ma cosa fare rispetto al palese aumento del costo della vita?
Obiettivo prioritario è provare a sostenere determinate categorie di lavoratori, almeno quelle che soffrono maggiormente delle conseguenze nefaste della crisi in corso.
E così, sembra che potrebbe arrivare un nuovo bonus, di ben 550 euro, una tantum come quello di 200. Ma naturalmente, vista la cifra, non sarà per tutti.
Vediamo di capire di cosa si tratta.
Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervenuto al question time del 22 giugno 2022 alla Camera, ha confermato che il bonus 550 euro presto sarà reso operativo. Sulla questione, si è appena concluso un tavolo di confronto con i sindacati, ma serve una nuova norma da varare di concerto con l’INPS.
Il bonus 550 euro consisterà in un contributo, una tantum, a favore dei lavoratori che, lo scorso anno, hanno avuto un contratto part time verticale ciclico. Tali soggetti, inoltre, non devono avere rapporti di lavoro dipendente né percepire trattamenti di disoccupazione o pensionistici.