Il 22 novembre del 2006 avveniva un passaggio epocale nell’allora “giovane rapporto” tra Poste Italiane e la Cassa Depositi e Prestiti.
La Commissione Europea decideva, infatti, che il compenso pagato dalla ‘Cassa
Depositi e Prestiti’ (CDP) a ‘Poste Italiane’ (PI) per la distribuzione dei libretti postali a partire dal 2004 non costituiva affatto aiuto di Stato.
Veniva infatti stabilito che tale remunerazione era in linea con i principi stabiliti dalla Corte di giustizia europea nel suo Altmark sentenza del 24 luglio 2003.
In un certo senso, abbiamo voluto ricordare questo passaggio, poiché da questo momento in poi, è cominciata una nuova storia per i Buoni Fruttiferi di Poste Italiane che, per carità, hanno sempre avuto uno straordinario appeal sulla nostra collettività, ma che di certo da un ventennio o quasi, hanno conosciuto una nuova impennata.
CDP è un ente finanziario a controllo statale, la cui la missione è favorire lo sviluppo del pubblico investimento, opere infrastrutturali di utilità locale e grandi opere pubbliche di interesse nazionale.
PI, Poste Italiane, che compie 160 anni di storia, è il fornitore del servizio postale universale in Italia, che adempie all’obbligo del servizio postale universale.
PI esercita anche attività finanziarie attraverso una divisione aziendale integrata denominata “Bancoposta”.
BancoPosta, ad esempio può essere considerato un istituto di deposito e un intermediario finanziario.
PI è remunerato da CDP per la distribuzione dei prodotti di risparmio, ovvero libretti postali e buoni postali per conto di CDP.
I libretti postali sono strumenti di raccolta fondi, a basso profilo di rischio, a titolo di rimborso garantito dallo Stato. I depositi possono essere registrati al portatore.
Le operazioni principali sono depositi e prelievi di denaro. Il corrente tasso di interesse è 1,93%, rispetto all’1,40% di un anno fa. Gli interessi vengono pagati annualmente.
E’ cosa certa che, Poste Italiane in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti è stata capace di individuare, anche in un momento di profonda crisi economica, la strada maestra per garantire il continuativo successo dei buoni Fruttiferi Postali.
Non è esagerato affermare che i Btp di Poste Italiane sono sempre più protagonisti del presente e lo saranno anche nel prossimo futuro.
Per chi è in grado di risparmiare, il Buoni Fruttifero Postale rimane una grande garanzia. Non ci sono chissà quali guadagni, ma sono sicuri e ti danno enorme serenità.
Per un nuovo nato, per uno studente del domani, sono una certezza che altre forme di investimento non riescono a garantire.