Utilizzare un bonifico per regalare soldi a figli e parenti è la mossa giusta ma attenzione alla causale. Il Fisco non ammette errori.
I controlli sono sempre più serrati e i movimenti di denaro sono costantemente nel mirino del Fisco. Vediamo cosa scrivere in un bonifico per non rischiare verifiche.
La crisi economica in atto non aiuta i giovani ad essere indipendenti da mamma e papà. Trovare un lavoro ben retribuito non è semplice e affrontare tutte le spese mensili con uno stipendio da mille euro o meno è impossibile. I rincari gravano sulle spalle degli italiani rendendo difficile riuscire a soddisfare i bisogni primari per non parlare di quelli secondari. Per affrontare una spesa più elevata occorre chiedere un prestito in banca – ad esempio per l’acquisto di una macchina – oppure appoggiarsi ai genitori. Avendo le possibilità, mamma e papà sono sempre pronti a sostenere i figli non solo moralmente ma anche economicamente. Ecco che ogni occasione può essere quella buona per erogare una somma di denaro più o meno onerosa che possa aiutare ad affrontare le spese. Lo strumento più idoneo per un trasferimento di soldi è il bonifico. Si tratta di un mezzo elettronico tracciabile che il Fisco apprezza ma solamente ad una condizione.
Bonifico e Fisco, come evitare errori dalle gravi conseguenze
Trasferire soldi con un bonifico è consigliabile soprattutto se la cifra è importante. Il Fisco, infatti, monitora attentamente i movimenti di denaro e nel momento in cui rileva transazioni di dubbia natura fa scattare i controlli sul contribuente. Le regole sono diventate sempre più stringenti e siamo solo all’inizio. Basti pensare che nel 2023 il limite per il pagamento in contanti passerà dagli attuali 1.999,99 euro a 999,99 euro. Scegliere un bonifico come strumento di trasferimento di denaro, dunque, è la scelta giusta per non indispettire l’Agenzia delle Entrate. Attenzione, però, a scegliere la causale corretta. Parliamo della scelta delle parole che giustificano il movimento dei soldi. Se il Fisco non riuscirà a determinare con chiarezza il motivo alla base della transazione potrebbe ipotizzare un passaggio illecito di denaro.
Il gesto d’affetto tra genitori e figli – oppure tra parenti – dovrà, dunque, essere spiegato perfettamente nella causale.
Quale causale scrivere per non rischiare controlli
Tra le causali da scrivere per inviare soldi ai figli indichiamo “Regalo di compleanno per mio figlio“, “regalia” oppure “donazione”. Si può scrivere, poi, “Regalo di nozze”, “contributo per mio figlio per comprare l’auto” o “contributo per pagamento delle tasse universitarie di mio figlio”. È consigliabile aggiungere sempre il nome e il cognome del destinatario e l’oggetto per il quale verranno spesi i soldi – se si tratta di grosse cifre.