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Basta streaming, abbonamenti troppo cari: ecco la soluzione antri crisi

Published by
Paolo Marsico

La crisi abbatte tutto, ogni cosa ogni dinamica ogni situazione che poteva apparire ormai come quasi ovvia e scontata.

Tempo fa, qualsiasi cosa che potesse sembrar una dinamica simile ad una forma di crisi, di difficoltà economica sembrava apparire quanto più lontana possibile dalle nostre idee, dai nostri progetti, dall’immagine di noi qualche anno dopo. In pochi anni invece la cosa è cambiata del tutto. Anche le nostre piccole abitudini, spesso nemmeno poi tanto costose, tutto cambiato, tutto diverso, tutto da riconsiderare.

La pandemia prima e la crisi innescata dalla guerra in Ucraina hanno dato letteralmente una spallata drammatica a quello che era il nostro quotidiano. Situazioni che mai avremmo immaginato di vivere e che probabilmente nemmeno riuscivamo del tutto a considerare anche nei primi mesi della pandemia. Sembrava potessero essere scenari lontani, quasi remoti, assolutamente inconciliabili con quella che fino a quel momento era stata la nostra vita.

Oggi è diventato impossibile fare la spesa, fare rifornimento di carburante in auto, acquistare praticamente qualsiasi cosa. Aumenta la pizza, aumenta un panino al pub, aumenta tutto, il lido balneare, la piscina, tutto e di più. Ovviamente avendo a disposizione gli stessi soldi perchè chiaramente lo stipendio, per chi ha mantenuto il proprio lavoro non è aumentato, è diventato d’obbligo centellinare ogni tipo di spesa. Sacrificati d’eccezione in questa fase? Gli abbonamenti alle piattaforme streaming.

Disdette a volontà ai vari Netflix, Prime e quant’altro. Qualcuno però, in un momento tanto delicato, per non perdere del tutto la possibilità di seguire i propri contenuti preferiti attraverso le piattaforme streaming citate in precedenza però, qualcuno ha già pensato alla soluzione. Non ci è possibile sostenere la spesa di un abbonamento a Netflix, tra gli altri? Bene, possiamo risparmiare possedendo soltanto una piccola quota di quell’abbonamento.

Basta streaming, abbonamenti troppo cari: arriva la condivisione del profilo

La soluzione al nostro problema insomma potrebbe essere molto più semplice di quanto si possa immaginare. Piattaforme di condivisione di profili Netflix, Prime, Disney e quant’altro. Generalmente questo tipo di profilo offre la possibilità di gestire diversi accessi, dai due ai quattro. Non tutti sono utilizzati personalmente da noi e spesso finiscono per essere utilizzati in famiglia per avere diverse preferenze prestabilite di visione. Piattaforme di condivisione come Together, Price o Spliit o ancora Sharesub offrono quindi la possibilità di “abbonarsi” ad una sola utenza,  per la metà o addirittura per un quarto dell’abbonamento completo previsto.

La piattaforma di condivisione di profili streaming che al momento va per la maggiore sembra essere a tutti gli effetti Sharesub. Francese, consente la condivisione per l’appunto di abbonamenti a Netflix, Prime e tutte le altre note aziende del settore a seconda chiaramente della disponibilità degli stessi abbonamenti. Il concetto è molto semplice. Gli stessi utenti mettono in affitto pezzi di propri abbonamenti cosi da risparmiare sul pagamento dello stesso impegno mensile.

Tra le piattaforme migliori in assoluto insomma Sharesub offre l’opportunità di gestire il proprio profilo in diverse lingue e scegliere di fatto se voler sottoscrivere o condivide un abbonamento streaming e non solo, chiaramente in base alla disponiiblità. Stesso discorso inoltre con Share dove si potranno condividere senza alcun problema gli abbonamenti alle seguenti piattaforme:

  • Music, (Spotify)
  • TV, (Amazon, Disney+…)
  • Security (es. Dashlane Family, Nord VPN)
  • House (es. Freebox, Amazon Prime)
  • Office (es. Microsoft Office 365)

Con Share inoltre le quote di commissione sono praticamente pari a zero e di conseguenza il pagamento per l’utente è quello esclusivamente legato alla divisione del prezzo complessivo per le quote:

  • 4,99 euro, se Netflix Premium (4 posti)
  • 2,99 euro, se Amazon Prime (2 posti).

Piccole differenze possono inoltre sussistere in base alle varie tipologie di trattamento indicate. La convenienza ad ogni modo è massima, basti pensare soltanto al fatto che da un unico importo possono scaturirne quattro. Un quarto di quanto pagato fino al mese scorso, davvero niente male. La crisi insomma prova a dare spallate su spallate ma per fortuna si resiste, ancora oggi, nel migliore dei modi.

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Paolo Marsico

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