Novità importante per quanto riguarda il Superbonus 110%. La Camera ha votato l’approvazione di provvedimento proposto dal Governo inerente questa delicata tematica
Andiamo a vedere di cosa si tratta e cosa cambia per quanto riguarda la cessione del credito, che può essere fondamentale quando si effettuano dei lavori riguardanti la casa.
Il Superbonus 110% tiene sempre banco, soprattutto in questa fase in cui si sono creati diversi disguidi per quanto concerne la cessione del credito. A tal proposito è di estrema rilevanza ciò che sta accadendo per quanto riguarda il Decreto Aiuti.
La Camera dei Deputati (con 410 voti favorevoli, 49 contrari e 1 astenuto) ha dato la fiducia richiesta dal Governo sull’approvazione senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi dell’articolo unico del disegno di legge di conversione in legge del Decreto-Legge 17 maggio 2022 numero 50 (Decreto Aiuti) nel testo delle Commissioni.
Adesso il testo passerà al Senato. Presumibilmente dovrebbe effettuare la medesima votazione per consentire la conversione entro la data di scadenza prevista ovvero il 16 luglio 2022.
In virtù di ciò grazie a questo cambiamento le banche avranno l’opportunità di cedere i crediti acquistati ai clienti dotati di partita IVA. In sostanza è previsto che l’utente possa cedere a chiunque il credito, senza facoltà di successiva cessione. Esiste però un’eccezione che prevede due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari che a loro volta potranno cedere ai clienti dotati di partita Iva, senza altre possibilità di cessione.
Anche nel caso di sconto in fattura, la prima cessione è libera. Poi sono previste sempre due cessioni al sistema bancario, oltre che un’altra da parte delle banche ai clienti possessori di partita Iva.
Nello specifico è prevista la possibilità per le banche di cedere il credito a favore di soggetti diversi dai consumatori o utenti come definiti dall’articolo 3, comma 1, lettera a del codice di consumo.
Il nuovo articolo 14 del Decreto Aiuti prevede che le nuove disposizioni si applichino anche a cessioni o agli sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle Entrate prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
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