Bar e ristoranti, nel nostro Paese, continuano a vivere un momento delicatissimo. Prima i due anni di Pandemia che hanno causato nefaste conseguenze sulle certezze delle piccole e media imprese, poi sono arrivati i rincari energetici.
Le batoste sembrano non finire mai, dietro l’angolo c’è sempre una novità occulta che mira a minare le certezze degli imprenditori. I più colpiti dalle difficoltà sono certamente i titolati di bar, ristoranti, nonché i responsabili di attività di catering.
Come se non fossero bastati i mesi di emergenza sanitaria che, con le chiusure forzate al pubblico hanno agito come veri e propri boomerang ai danni di ristoranti e bar, ecco che il sanguinoso conflitto russo ucraino, con i rincari energetici, e di sfondo la terribile inflazione, hanno spezzato le gambe a molti. Ed è accaduto proprio nell’esatto momento in cui moltissimi imprenditori della ristorazione provavano a fatica a risalire la china.
Aumento dei costi di luce e gas per tanti ristoratori, gioco forza, può voler dire, per provare quanto meno a “pareggiare” i conti, dover aumentare il prezzo di un caffè, di un piatto di pasta, senza dimenticare che le materie prime, nel loro costo globale, nel settore agroalimentare, lo denuncia da tempo Coldiretti, hanno visto aumentare i loro costi.
Cosa fare allora? Puntare sulla qualità italiana, come sempre e quindi di conseguenza dover aumentare i prezzi, correndo però il rischio che le magre tasche degli italiani non si possano permettere un pranzo a 60-70 euro di media?
Oppure decidere di rischiare nell’altro senso, abbassando i prezzi a discapito della qualità?
Senza dimenticare che quella fetta di pubblico che esce di casa una tantum vuole stare bene e quindi, se deve cenare fuori una volta al mese, preferisce spendere qualcosina in più, seppure senza strafare e mangiare cose particolari che non gusterebbe tra le quattro mura.
Qualsiasi sia la scelta di target di pubblico di un ristorante, una cosa è certa. Le acuite difficoltà di questo ulteriore momento, hanno spinto il Governo a mettere in atto un nuovo piano di aiuti per bar e ristoranti casa nostra.
Ulteriori contributi sono stati erogati per le imprese che hanno presentato domanda di accesso agli aiuti previsti dal dl Sostegni bis entro il termine dello scorso 23 giugno 2022. Si tratta di ulteriori 10 milioni di euro da dividere, che vanno ad aggiungersi al fondo di 60 milioni, riconosciuto alle aziende del settore eventi, wedding e Ho.Re.Ca.