Potete chiamarlo pure il gioco del dare e ricevere, do ut des. In fondo il concetto calza a pennello. Da una parte lo Stato fa da scudo per proteggere famiglie e imprese dai rincari energetici, dall’altra però tra giovamento da tutto questo.
Il Governo italiano, solo poche settimane fa, dichiara di aver esteso la misura per proteggere le famiglie e le imprese dall’aumento delle bollette energetiche.
Gli sconti per i consumatori bisognosi sono stati estesi nel terzo trimestre. Un nuovo decreto prevede ulteriori misure urgenti per garantire liquidità alle imprese impegnate nello stoccaggio del gas naturale.
La coalizione del primo ministro Mario Draghi ha già stanziato oltre 30 miliardi di euro (31,7 miliardi di dollari), fino a questo momento, non certo pochi, per proteggere l’economia dall’aumento dei prezzi dell’energia, fomentato come benzina sul fuoco dalla guerra russa in Ucraina. Fortemente dipendente dalle importazioni di gas, l’Italia è tra le più colpite tra le principali economie dell’area dell’euro.
A giugno arrivava una riunione di gabinetto decisiva, mentre l’amministrazione Draghi affrontava il peggior tumulto da quando il premier ha preso il potere nel 2021. Il Movimento Cinque Stelle si è fratturato in seguito alle dimissioni dal Comitato di Garanzia del partito da parte del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
L’Italia ha inoltre incaricato l’operatore della rete del gas Snam SpA di aumentare gli acquisti di gas al fine di raggiungere gli obiettivi di stoccaggio per giugno dopo che la Russia ha tagliato i flussi verso l’Europa la scorsa settimana. Tuttavia il Governo, per ora, non prevede di aumentare il livello di allerta per il gas.
Gli impianti di stoccaggio del gas in Italia sono pieni per circa il 55%, secondo un comunicato pubblicato in linea con il resto d’Europa.
Ma non si pensi che lo Stato stia solo “soffrendo” le pene dell’inferno in questo momento.
Non è così. Perché c’è un dato in controtendenza che va assolutamente tenuto in debita considerazione.
Lo Stato, alla fine, dai rincari energetici piovuti come un temporale estivo sulle teste degli italiani, ci sta anche, a suo modo, guadagnando.
Il Fisco “guadagna” di più grazie all’incremento dei prodotti energetici e in particolare del gas con i prezzi rapidamente saliti a causa della guerra tra Russia e Ucraina.
In totale, le tasse incassate dallo Stato nei primi cinque mesi dell’anno hanno raggiunto quota 188,6 miliardi con una crescita di 18,5 miliardi (+10,9%) rispetto ai 170,1 miliardi del 2021. Lo segnala Unimpresa.