Se non si paga il Canone Rai si rischia di dover pagare onerose sanzioni e, in alcuni casi, di incorrere in conseguenze penali.
Una maxi sanzione per chi non paga il Canone Rai, la tassa sul possesso di un apparecchio audio-televisivo in grado di ricevere il segnale del digitale terrestre.
Il pagamento del Canone Rai è da sempre oggetto di discussione. La maggior parte dei cittadini corrisponde malvolentieri i 90 euro all’anno di abbonamento alla TV di Stato e tutti sognano la cancellazione dell’imposta. La realtà, invece, è ben diversa con le previsioni che parlano di cifre stratosferiche (fino a 300 euro) per l’anno 2023 in seguito all’uscita del Canone dalla bolletta della luce. Mentre i dubbi su importo e modalità di versamento continuano ad attanagliare le menti degli italiani, per qualche mese ancora dovremo corrispondere 9 euro al mese per essere in regola con la normativa. Gli unici cittadini esonerati dal pagamento sono gli esenti ossia coloro che non hanno un apparecchio in casa o soddisfano altri requisiti.
I contribuenti che non devono corrispondere il Canone rai sono coloro che non possiedono un televisore funzionante in casa, che hanno più di 75 anni di età e un reddito inferiore a 8 mila euro all’anno, i militari e diplomatici esteri. Le categorie citate devono inviare una dichiarazione in cui attestano la soddisfazione dei requisiti di esenzione. Se l’inoltro avviene entro il 1° febbraio di ogni anno allora si sarà esenti dal pagamento per tutto l’anno solare. Tardando fino al 30 giugno si potrà usufruire dell’esenzione solamente per il secondo semestre dell’anno (si pagheranno 45 euro invece di 90) mentre superando questo termine ultimo occorrerà corrispondere totalmente il Canone Rai pur essendo esenti. Alcuni furbetti inviano la dichiarazione sostenendo il falso pur di non corrispondere l’importo dovuto. I rischi per chi commette l’illecito, però, sono gravi.
Il mancato pagamento del Canone Rai comporta una multa di importo variabile dalle 2 alle 6 volte la cifra dell’imposta. La sanzione, dunque, va dai 180 ai 540 euro, cifre a cui si dovranno aggiungere anche gli interessi. Essere recidivi, poi, porterà su una strada ben peggiore. Continuando a non versare quanto dovuto nonostante i solleciti dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente verrà iscritto a ruolo e riceverà una cartella esattoriale. L’atto finale sarà il pignoramento dei beni.
Avendo dichiarato il falso, poi, si rischia di incorrere anche nel penale con due anni di reclusione.
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