L’Italia versa in un clima di siccità senza precedenti e non solo gli esseri umani stanno pagando il prezzo di questa mancanza di pioggia.
Sono state soprattutto le colonie d’api ad essere interessate da questo clima torrido e proprio gli insetti impollinatori si stanno via via decimando a causa della carenza di acqua.
Oltre alla siccità, l’aumento esponenziale degli incendi non fa che ridurre ancora di più le possibilità di vita di questo insetto a causa della distruzione delle piante mellifere di cui necessitano.
Api, le vere martiri della siccità
Stanche, denutrite, disidratate e con l’alveare che raggiunge temperature interne troppo elevate. Si trovano in questa condizione attualmente le api di tutta Italia a causa del caldo torrido e il periodo di siccità che durano ormai da troppo tempo. Oltre ai parassiti e ai pesticidi utilizzati dall’uomo, la carenza d’acqua è diventato un altro nemico delle api che già dalla scorsa primavera stanno attraversando un periodo difficilissimo.
La Coldiretti Puglia, che rappresenta oltre 50mila aziende agricole regionali, si è espressa così riguardo al problema: “L’inverno e la primavera con temperature troppo alte hanno creato gravi problemi agli alveari, con le api che non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare con un crollo dei raccolti per tutti i tipi, dall’acacia agli agrumi al millefiori proprio per la mancanza di stagionalità dei fiori causata dai cambiamenti climatici. Il conseguente crollo della produzione di miele si aggira intorno al 35%”.
Nel Sud Italia dove la situazione è ormai più che critica, gli apicoltori sono stati costretti ad abbeverare personalmente le loro api attraverso l’utilizzo di secchi d’acqua e piattaforme di sughero o polistirolo, facendo attenzione a non farle annegare. Le conseguenze della siccità sono visibili persino attraverso le immagini satellitari, le quali restituiscono un quadro sconcertante degli effetti della mancanza di acqua in tutto il territorio. Oltre alla siccità, anche gli incendi stanno facendo la loro parte bruciando i campi di fiori e facendo scappare le api dai loro alveari. Il fumo prodotto dagli incendi, infatti, disorienta le api e le conduce a una morte assicurata.
Per questi motivi è essenziale non sprecare acqua in questo periodo e se si ha la possibilità, porre una ciotola di acqua fresca per api e uccelli che cercano in tutti i modi di abbeverarsi. Potrebbe fare davvero la differenza per molti animali e l’ecosistema interno del territorio.