Il Bonus una tantum 200 euro, già di fatto arrivato nelle tasche dei pensionati, e immaginato da questo Governo per far fronte alla crisi economica dei rincari energetici e dell’inflazione, potrebbe accontentare tanti, ma certo non tutti.
Siamo in un luglio diventato di un tratto caldissimo per la stabilità della politica italiana, con la presa di posizione dei Cinque Stelle, il colosso della fragile maggioranza dell’esecutivo Draghi, che hanno deciso di non partecipare al voto del Decreto Aiuti.
Ma show must go on, lo spettacolo, almeno in parte deve continuare. Ed anche se è davvero il momento meno indicato per vivere una crisi di Governo, le dimissioni di Draghi aprono la strada a pericolose e nefaste conseguenze per la serenità di famiglie e imprese.
Occorrono ancora, e non sono poche, tante riforme concrete per fronteggiare il delicatissimo momento economico del Paese.
Nel mare magnum dei tanti bonus messi in atto per dichiarare guerra alla crisi, spiccano di certo i 200 euro una tantum che qualcuno ha già percepito a luglio, i pensionati, insieme alla possibile quattordicesima.
La circolare n. 73 del 24 giugno 2022 per l’erogazione del contributo in unica soluzione da 200 euro disposta dal “Decreto Aiuti” ci offre nuovi chiarimenti che però non fanno svanire del tutto le nubi.
Chi deve richiedere il bonus di 200€? Potranno percepire il contributo sia i dipendenti del pubblico che del privato.
Il datore di lavoro riconoscerà in modo automatico il sostegno, dopo aver ottenuto dal lavoratore la dichiarazione di non essere titolare di prestazioni pensionistiche, erogate da qualsiasi forma di previdenza sociale.
L’autodichiarazione non è necessaria per i dipendenti pubblici i cui servizi di pagamento della retribuzione del personale sono gestiti dal sistema informatico del MEF. Beneficieranno automaticamente del provvedimento, con la mensilità di luglio 2022 anche i residenti in Italia dal 1° luglio titolari di pensione.
E cosa succede, veniamo alle note dolenti, invece per i titolari di partita iva?
Stando a quanto previsto dalle norme attuali, modalità e tempi per ottenere il bonus di 200 euro per partite Iva ordinarie, forfettari e di albi professionali devono essere nel dettaglio definite e riportate in apposito decreto attuativo dei Ministeri di Lavoro ed Economia, che però ancora non è arrivato. Insomma le nubi nere ci sono e come.
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