Il problema della siccità negli ultimi giorni si è fatto più pressante e in alcune zone d’Italia è stato già decretato dai governatori lo stato di emergenza.
La siccità sta continuano a mettere in ginocchio dal punto di vista economico il nostro paese, al punto che ormai da una semplice allerta, in tantissime zone del territorio italiano si è passati a una vera e propria situazione di emergenza.
Particolarmente critica è ad esempio la situazione in Lombardia, dove gli esperti hanno previsto che alle condizioni attuali, a partire dal 25 Luglio, non ci sarà più abbastanza acqua per i campi e le risaie della regione fondamentali all’agricoltura del luogo.
Un dato che è stato confermato di recente dal governatore Fontana che ha spiegato quanto sarà difficile la situazione nei prossimi mesi a causa di questa emergenza. E di questo tema, ne ha parlato anche il ministro Patuanelli alla Camera, dichiarando che purtroppo la situazione è molto seria, e ci sono già diversi disagi in tantissime zone del territorio, ma che il governo sta facendo il possibile per sostenere i cittadini e gli agricoltori in questo difficile momento.
E anche in Alto Adige negli ultimi giorni la siccità ha colpito a tal punto che nella zona delle alpi orientali è stato già dichiarato lo stato di emergenza.
Di quanto sia grave al momento questo problema, ne ha parlato Michele Zanato, presidente del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo: “Stiamo andando incontro alla peggiore settimana dell’anno equivale ad una piena, ma al contrario. Gli effetti della riduzione di portata nel fiume Adige li stiamo rilevando già da qualche giorno sulle derivazioni nella riviera che va da Castelbaldo ad Anguillara Veneta. In alcuni casi è stato necessario fermare le pompe di prelievo per evitarne la rottura. Inoltre, un deflusso di 140 mc/s, ossia il regime che le province di Trento e Bolzano garantiscono di poter fornire nei prossimi giorni attraverso il prelievo dei bacini idroelettrici, anche se tale dato sembra già in diminuzione, non è compatibile con il mantenimento del massimo prelievo previsto dal Consorzio LEB, che in questo mese è di 34 mc/s”.
In parole povere, se il flusso del Bisatto continua ad abbassarsi a questa velocità, ”come purtroppo i tecnici del Consorzio stanno già rilevando, non sarà possibile integrare il suo regime derivando acqua dal LEB a ponte di Barbarano, come è stato fatto in questi ultimi giorni. A risentirne saranno anche le derivazioni verso il canale Bagnarolo e il fiume Vigenzone, riproponendo le stesse condizioni di criticità manifestate un paio di settimane fa nei comuni di Pernumia, Monselice, Tribano e su tutta l’asta del canale Altipiano”.
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