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Conosci queste monete da 20 lire? Tuffo nel passato, alcune superano i 1.500 euro di valore

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Alfredo Iannaccone

I ricordi prima si accavallano, poi si fanno sempre più nitidi e chiari. Rivivere le immagini nella propria mente, come se i fatti stessero avvenendo in quel momento esatto, è una sensazione straordinaria e unica.

La lira ha attraversato intere epoche e generazioni: momenti belli e anche situazione buie, che sarebbe meglio rimuovere, laddove naturalmente la vita è fatta di alti e bassi.

20 lire monete rare fonte pixabay

Ogni momento dei decenni precedenti all’arrivo dell’euro è caratterizzato dalla presenza di una moneta simbolo, che appartiene a situazioni, frangenti, a noi particolarmente cari.

Se prendiamo gli anni 80, ad esempio, la lira era arrivata ad essere simbolo di benessere, economico e lavorativo. Erano i tempi in cui anche le modeste famiglie che vivevano con un milione e mezzo al mese, con un unico stipendio, potevano permettersi la spesa abbondante del sabato pomeriggio, che durava per tutta la settimana, e finanche una piccola tappa al mare o in montagna.

Erano tempi in cui con la lira, il taglio piccolo, come le monete da 20 lire, potevano servire a prendere l’ascensore nei principali condomini, ma se andiamo anni addietro le 20 lire diventavano “merce di scambio” di prodotti ben più importanti.

La 20 lire ha conosciuto diverse tappe della nostra storia.

Per questa moneta è stato utilizzato per la prima volta il Bronzital o Bronzo Alluminio. Oltre al rame, conteneva da 7,5 a 8,5 parti di alluminio e da 0,3 a 0,6 parti di titanio. Quest’ultimo elemento rendeva difficoltosa la lavorazione della lega e per questo nel 1959 fu sospesa la produzione della 20 lire.

Nel 1967 la lega Bronzital venne modificata assumendo la seguente composizione: alluminio 6%, nichel 2%, il resto (92%) rame. Le difficoltà tecniche di lavorazione furono così superate e la nuova coniazione riprese nel 1968.

Ci sono in circolazione monete da 20 lire che possono davvero avere un valore incredibile, inaspettato. Possono arrivare a 1500 euro.

Naturalmente più andiamo anni addietro più il valore sale. Se ci riferiamo, ad esempio, alle monete del periodo della monarchia, tutto cambia.

Parliamo delle 20 lire d’oro Vittorio Emanuele II. Si tratta di monete che sono state prodotte in un particolare momento storico nel 1861 e sono rarissime.

Il fortunato che ne entra in possesso, se appassionato, probabilmente non la venderà mai.

Sul diritto della moneta c’è il ritratto di Vittorio Emanuele II, sul verso c’è lo stemma sabaudo con tutto intorno la scritta Regno d’Italia. Questa è una moneta davvero speciale che venne coniata nel 1861 in occasione dell’inizio del Regno d’Italia. 

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Alfredo Iannaccone

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