I ricordi prima si accavallano, poi si fanno sempre più nitidi e chiari. Rivivere le immagini nella propria mente, come se i fatti stessero avvenendo in quel momento esatto, è una sensazione straordinaria e unica.
La lira ha attraversato intere epoche e generazioni: momenti belli e anche situazione buie, che sarebbe meglio rimuovere, laddove naturalmente la vita è fatta di alti e bassi.
Ogni momento dei decenni precedenti all’arrivo dell’euro è caratterizzato dalla presenza di una moneta simbolo, che appartiene a situazioni, frangenti, a noi particolarmente cari.
Se prendiamo gli anni 80, ad esempio, la lira era arrivata ad essere simbolo di benessere, economico e lavorativo. Erano i tempi in cui anche le modeste famiglie che vivevano con un milione e mezzo al mese, con un unico stipendio, potevano permettersi la spesa abbondante del sabato pomeriggio, che durava per tutta la settimana, e finanche una piccola tappa al mare o in montagna.
Erano tempi in cui con la lira, il taglio piccolo, come le monete da 20 lire, potevano servire a prendere l’ascensore nei principali condomini, ma se andiamo anni addietro le 20 lire diventavano “merce di scambio” di prodotti ben più importanti.
Per questa moneta è stato utilizzato per la prima volta il Bronzital o Bronzo Alluminio. Oltre al rame, conteneva da 7,5 a 8,5 parti di alluminio e da 0,3 a 0,6 parti di titanio. Quest’ultimo elemento rendeva difficoltosa la lavorazione della lega e per questo nel 1959 fu sospesa la produzione della 20 lire.
Nel 1967 la lega Bronzital venne modificata assumendo la seguente composizione: alluminio 6%, nichel 2%, il resto (92%) rame. Le difficoltà tecniche di lavorazione furono così superate e la nuova coniazione riprese nel 1968.
Naturalmente più andiamo anni addietro più il valore sale. Se ci riferiamo, ad esempio, alle monete del periodo della monarchia, tutto cambia.
Parliamo delle 20 lire d’oro Vittorio Emanuele II. Si tratta di monete che sono state prodotte in un particolare momento storico nel 1861 e sono rarissime.
Il fortunato che ne entra in possesso, se appassionato, probabilmente non la venderà mai.
Sul diritto della moneta c’è il ritratto di Vittorio Emanuele II, sul verso c’è lo stemma sabaudo con tutto intorno la scritta Regno d’Italia. Questa è una moneta davvero speciale che venne coniata nel 1861 in occasione dell’inizio del Regno d’Italia.
Marco Piuri, direttore generale di FNM S.p.a., racconta di aver scelto di lasciare l’incarico in…
Gli integratori alimentari Solisa sono integratori naturali che provengono dalle montagne del Massiccio del Pollino,…
L’Inghilterra è la patria della lingua inglese, la più utilizzata nel mondo del lavoro e…
I Buoni Fruttiferi Postali sono garantiti dallo Stato italiano ma il pericolo di perdere soldi…
I consumatori sono in pericolo, Conad annuncia un richiamo per salmonella. Non bisogna consumare il…
Nei prossimi mesi verranno erogati nuovi incentivi auto, per tutelare le aziende e favorire l'incremento…