La Dea Bendata bacia in fronte la ridente Campania. E per il vincitore di un fortunatissimo biglietto del Gratta e Vinci, di certo la vita non sarà più la stessa. Non può essere altrimenti visto che il giocatore si aggiudica 500mila euro.
Visti i tempi che corrono, come biasimare chi gioca per necessità? Ma certo, il vizio è dietro l’angolo.
La crisi economica e la crescente disoccupazione sembrano solo aver alimentato “sogni di ricchezza istantanea”.
È stato dimostrato statisticamente che il numero di scommettitori aumenta in tempi di crisi economica.
La pensa così l’esperta Silvana Mazzocchi, che ha scritto due libri sul gioco d’azzardo e le sue dipendenze.
L’Agenzia nazionale di statistica per l’Italia, l’Istat, nel 2021, ha rivelato che quasi 7 milioni di italiani sono in condizioni di povertà assoluta, sopravvivendo al di sotto dei livelli accettabili.
In un rapporto non correlato dello stesso periodo, l’istituto di studi sociali Censis aveva stimato che a giugno del 2021 gli italiani spendevano in media 7,8 milioni di euro al giorno per i biglietti del SuperEnalotto e Gratta e Vinci.
Il boom delle scommesse ha sollevato preoccupazioni tra psichiatri e funzionari della onnipresente chiesa cattolica romana che avvertono che la speranza di una soluzione rapida dei propri problemi economici, da ottenere attraverso “la malattia del gioco”, può portare a guai a lungo termine davvero difficili da risolvere.