Il 29 gennaio 2019 è entrata in vigore in Italia la nuova normativa che istituisce alcune fondamentali prestazioni previdenziali. Tra queste, ha avuto inizio “l’era nuovo Reddito di Cittadinanza”.
Il Reddito di Cittadinanza ha di certo aperto una nuova epoca nel delicato panorama economico del nostro Paese. Da oltre due anni nulla è più come prima.
L’epoca delle riforme previdenziali e della lotta alla povertà ha preso il sopravvento, anche se, come abbiamo sempre detto, a ben approfondire il Reddito di Cittadinanza, si comprende che, almeno per certe categorie, rappresenta soprattutto una incentivazione a trovare occupazione.
Sostegno continuativo a chi di fatto non è nella possibilità, ad esempio madri con figli minori in famiglie monoreddito, a trovare occupazione fissa, dovendosi preoccupare della crescita dei figli, con un solo genitore che lavora, il coniuge, e che magari non ha a sua volta nemmeno una occupazione stabile.
Nel contempo, chi è naturalmente nella possibilità psico-fisica di trovare lavoro, deve fare di tutto per reinserirsi in realtà lavorative.
E come noto, qualora rifiutasse proposte occupazionali che, come soggetto destinatario del Reddito di Cittadinanza gli vengono riservate in modo prioritario, perderebbe in men che non si dica qualunque agevolazione economica.
In vigore dal 1 aprile 2019, la nuova normativa crea un “Reddito di cittadinanza” (acronimo RDC) per rafforzare l’occupazione e combattere la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale. (Decreto Legge n. 4, art. 1, comma 1).
Un altro scopo della RDC è quello di promuovere il diritto all’informazione, all’istruzione e alla formazione delle persone.
Tutto questo per sostenere coloro che sono a rischio di emarginazione nella società e nei luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda i nuclei familiari composti esclusivamente da persone di età pari o superiore a 67 anni, la nuova normativa attribuisce alla RDC la denominazione di Pensione di Cittadinanza. Si tratta di una Misura di Contrasto alla Povertà, perché mira a combattere la povertà tra gli anziani.
Se non hai ancora ricevuto il Reddito di Cittadinanza di luglio cosa puoi fare?
Prima di tutto si deve entrare nella propria pagina Inps, utilizzando lo spid. La priorità è controllare la propria posizione.
Ogni mese ci sono dei nuclei familiari che perdono il diritto al Reddito di Cittadinanza e in alcuni casi si tratta di una situazione risolvibile.
Chi non ha lo Spid o il Pin dell’Inps, può controllare se il Reddito di Cittadinanza è arrivato chiamando al numero verde 800 666 888, dove è possibile richiedere il saldo della carta.