Gli esperti hanno dichiarato che una nuova tempesta solare è vicina al nostro pianeta. Ecco in quali giorni si dovrà fare attenzione e si rischiano disagi ai sistemi di comunicazione.
Una tempesta solare sta per abbattersi sul nostro pianeta. Da quanto si apprende, dovrebbe arrivare nella nostra orbita nella giornata di oggi, 19 Luglio 2022, ma potrebbero risultare visibili ai nostri occhi soltanto a partire dal 20.
Per questa è stata diramata un’allerta ufficiale dalle autorità per i giorni 20-21 luglio: il timore infatti è che il suo arrivo sulla terra, possa causare delle interferenza in grado di creare disagi ai nostri sistemi di comunicazione come a volte succede.
Il bollettino ufficiale è stato pubblicato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration che ha previsto come, per quanto moderato, il rischio blackout esiste. Nello specifico, si parla di una riduzione delle prestazioni dei sistemi di comunicazione che in caso di danno causato dalla tempesta solare, potrebbero arrivare al 45 per cento. Per quanto sia un fenomeno che in realtà si verifica di rado, le autorità hanno anche precisato che potrebbero verificarsi dei disturbi anche alle reti satellitari.
Gli esperti spiegano come questa tempesta solare sia stata causata dall’esplosione nello spazio profondo di una bolla coronale che si è verificato nella giornata del 15 Luglio. Dopo aver rilevato questo fenomeno, gli esperti a quel punto si sono messi in pre-allerta sapendo come di lì a poco avrebbero per l’appunto osservato il formarsi di una tempesta solare come diretta conseguenza.
Si tratta di un fenomeno questo che causa un disturbo alla magnetosfera terrestre, anche se va precisato che parliamo sempre in questo caso di danni temporanei recati dalla tempesta solare e mai permanenti. Nel corso del suo incedere, il Sole riesce a produrre delle fortissime emissione di materia, che producono un vento solare come diretta conseguenza: a quel punto accade che le particelle di energia finiscono con l’impattare direttamente il nostro campo magnetico.
E questo si verifica sempre entro un massimo di 36 ore dall’espulsione della massa coronale.
A questo bisogna poi aggiungere che è necessario comunque che le particelle in questione, viaggino già in direzione della terra e vengano dunque semplicemente sospinte dall’esplosione. Il problema che abbiamo con il vento solare è che in questi casi è in grado di generare delle radiazioni che risultano dannose per la salute degli esseri umani. Queste particelle ad alta energia, se penetrano nella nostra pelle, possono infatti causare persino delle alterazioni cromosomiche nel nostro dna, come ad esempio l’insorgere di un tumore.
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