Di recente, è uscito un nuovo studio scientifico che ha cercato di capire se la carne rossa è un pericolo per la nostra alimentazione. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
È ormai da tantissimi anni che all’interno della comunità scientifica si discute di quanto possa essere pericoloso per la salute umana il consumo di carni rosse.
Una tesi che le ricerche svolte negli ultimi decenni non hanno fatto altro che confermare, con numerosi studi in questi anni, che hanno spiegato come un elevato consumo di carne rossa nella propria alimentazione abbia alla lunga un impatto fortemente negativo sulla nostra salute. Stesso discorso va fatto anche per gli alimenti ultra processati.
Con questi termini, vanno intesi quegli alimenti che risultano, una volta analizzati, essere ricchi di additivi, emulsionanti, ma anche esaltatori di sapidità. Si tratta insomma di una prerogativa del mondo industriale e dei suoi processi di produzione e di trattamento dei prodotti alimentari affinché durino più a lungo.
Un caso eclatante sono le bevande zuccherate. E adesso, è stata pubblicata una nuova ricerca scientifica che conferma quanto il consumo di carne rossa possa risultare pericoloso per la nostra salute.
Lo studio che è stato condotto dalla Lama Linda University ha in primo luogo confermato come il rischio mortalità per chi segue un’alimentazione in cui carne rossa e alimenti ultraprocessati sono presenti, è molto maggiore rispetto a chi invece nn è abituato a consumare quotidianamente questi prodotti.
Va inoltre precisato che il campione preso in considerazione dai ricercatori è molto significativo, in quanto parliamo di oltre 70mila persone che sono state coinvolte nei test. Ai partecipanti, durante la prima fase, è stato richiesto di compilare un questionario in cui erano tenuti a fornire alcune informazioni fondamentali riguardo il regime alimentare che avevano tenuto fino a quel momento.
Ma i ricercatori si sono poi occupati di raccogliere anche tantissime altre informazioni secondarie ma ugualmente importanti, come il consumo di alcool e l’abitudine a fare esercizio fisico. Il rischio di mortalità è stato valutato tenendo conto del quantitativo presente nelle diete dei partecipanti di carne rossa e alimenti ultra processati.
Concluso il periodo di osservazione dei partecipanti, è stato poi creato un modello statistico al fine di poter condurre un’analisi accurata riguardo le percentuali e possibili incidenze.
E così è emerso che il campione che consumava alimenti ultraprocessati, ha sviluppato un rischio superiore del 14 per cento a quelli di chi ha seguito una dieta più sana, priva di questo prodotto. Stesso discorso per i consumatori di carne rossa, che rispetto al gruppo dei vegetariani, ha visto il suo indice di mortalità aumentare di circa l’8 per cento.
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