La decisione della Gazprom di tagliare le forniture ai paesi europei, ha portato la guerra del gas tra Mosca e l’Occidente a un punto di non ritorno.
La guerra del gas continua, e la situazione è ormai precipitata dopo la lettera inviata dalla Gazprom al vecchio continente, in cui annunciava la riduzione delle forniture per causa di forza maggiori.
Il riferimento naturalmente era alle sanzioni occidentale e allo scontro in corso con l’Occidente. A tre mesi dall’inizio del conflitto, Putin ha deciso di muovere un’altra pedina sul suo scacchiere, nel tentativo di indebolire l’alleanza tra Usa e Ue.
La Commissione Europea è ben cosciente di quanto sia grave la situazione sul fronte dell’energia, e per questo ha inviato una lettera alle nazioni membre per chiedere una riduzione volontaria dei consumi di gas. Lo scopo è quello di cercare di ridurre di almeno un terzo l’impatto della decisione della Gazprom. La bozza iniziale del piano stilato dall’Unione Europea si chiama “Risparmiare gas per un inverno sicuro”, un nome che rende bene l’idea di come in ambito, si è ormai accettato il fatto che non vi è realmente certezza su quanto accadrà il prossimo anno, e se davvero, a dispetto di ciò che affermava Draghi settimane fa, avremo abbastanza gas per riscaldarci.
Nella bozza che è circolata nei giorni scorsi, e che ancora non è disponibile al grande pubblico, la Commissione chiede agli stati di individuare e la aree strategiche in cui vi è bisogno di gas, iniziando a eliminare il superfluo.
Come si legge nel testo “nelle circostanze attuali, attraverso interventi normativi mirati e incentivi a partire dall’estate, combinati con il potenziale di risparmio derivante dall’attuazione del Piano di risparmio energetico, è possibile ridurre il costo di un’eventuale forte carenza in inverno. Ciò consentirebbe inoltre di distribuire la riduzione nel tempo, di contribuire al trasporto di una maggiore quantità di gas da ovest a est, di riempire meglio gli stoccaggi e di inviare segnali ai consumatori che hanno la possibilità di effettuare lo switch a costi inferiori. La riduzione della domanda può essere ulteriormente raggiunta implementando le misure di risparmio di gas in tutti i settori e utilizzando i criteri di priorità intelligenti”.
La domanda di gas si è ridotta del 5 per cento rispetto allo scorso anno, e i contraccolpi riguardano al momento i settori industriali del continente. Sono le aziende al momento le vere vittime di questa guerra del gas.
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