L’INPS ha comunicato lo scorso 26 gennaio alcune novità relative alle agevolazioni per le aziende nell’ambito dell’occupazione femminile e non solo.
Con il messaggio n. 403 dello scorso 26 gennaio, l’INPS ha delimitato gli incentivi e i bonus che le aziende andrebbero a ricevere per quanto riguarda l’occupazione giovanile, l’occupazione femminile e la cosiddetta Decontribuzione Sud.
In questo articolo ci focalizzeremo di più sul funzionamento del bonus donne 2022, quali sono gli sgravi fiscali per le aziende e perché è conveniente assumere donne in questo biennio in particolare.
La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto l’idea del bonus donne che, nella pratica, presuppone agevolazioni fiscali per tutte le aziende che intendono assumere donne nei due anni 2021/2022. Le aziende che ne faranno richiesta potranno ricevere un esonero contributivo del 100% sui contributi versati e un massimo di 6.000 euro l’anno.
Questo tipo di agevolazione è stata introdotta dall’INPS, la quale si riserva di aiutare le donne in difficoltà che rientrano in una di queste categorie:
Tutti i datori di lavoro privati, quindi, potranno richiedere questo tipo di sgravo fiscale e l’unico requisito da dover soddisfare rientra nell’incremento occupazionale netto, e cioè:
Esistono alcuni enti invece, anche pubblici, che non potranno ottenere l’agevolazione fiscale riservata alle donne in difficoltà in cerca di un impiego, e sono:
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