Andiamo a vedere quali acquisti concorrono al Cashback di Stato 2022. Tutto quello che c’è da sapere su questa importante novità
Spazio anche agli acquisti effettuati online, ma solo a determinate condizioni. Ecco quali sono nello specifico e perché è importante conoscerle.
Il 30 giugno 2021 si è conclusa la prima fase del Cashback di Stato. In questi primi sei mesi il contribuente era chiamato ad effettuare almeno 50 pagamenti con strumenti elettronici, ovvero bancomat e applicazioni per le transazioni elettroniche.
A prescindere da ciò la cifra massima che può essere rimborsata è sempre di 150 euro, anche se si effettuano più transazioni. Quello entrato in vigore il 1 gennaio 2021 in linea di massima è il medesimo di quello sperimentale, con l’aggiunta di alcune operazioni da eseguire per ricevere il rimborso.
In primis è bene specificare che il rimborso ammonta al 10% della transazione e che per ogni operazioni è possibile ricevere un Cashback massimo di 15 euro, pari a 150 euro di spesa.
Si possono registrare più carte di pagamento con il Cashback maturato con tutte le carte registrate. Possono partecipare i cittadini italiani maggiorenni in possesso di uno strumento di pagamento elettronico aderente al programma.
Il primo passo da compiere è scaricare l’app Io e accedere con lo Spid o Cie e naturalmente inserire i dati della carta di pagamento con cui si intende partecipare all’iniziativa. Poi bisogna indicare il codice Iban collegato al conto corrente su cui ricevere il Cashback accumulato.
Generalmente i rimborsi avvengono entro 60 giorni dalla chiusura del periodo di riferimento. Per qualsiasi dubbio o perplessità a riguardo basta accedere alla propria sezione dell’app Io in modo tale da poter visualizzare i pagamenti effettuati e rimborsi maturati.
Oltre agli acquisti in presenza, possono concorrere al Cashback anche quelli online, ovvero effettuati attraverso le piattaforme di commercio elettronico. Una gran bella opportunità che per via dei continui ribaltoni a livello politico almeno per ora è stata abolita.
In attesa di un possibile ritorno nel frattempo sono nate diverse iniziative simili portate avanti da istituti di credito e postali. Per maggiori info è bene cliccare sui portali di riferimento.
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