Il problema della siccità sta diventando drammatico nel nostro paese, e i primi cambiamenti nel mondo dell’agricoltura sono purtroppo già visibili.
Mai come quest’anno, la siccità si sta dimostrando un problema in grado di mettere letteralmente in ginocchio il nostro paese. La straordinaria scarsità di piogge che ha caratterizzato questo ultimo anno sta infatti danneggiando pesantemente il settore dell’agricoltura, in un momento in cui oltretutto, questo comparto stava già affrontando una crisi senza precedenti dovuta alle conseguenze economiche del conflitto in Ucraina.
Siccità, il quadro non migliora: l’appello dell’Enea ai cittadini
A questo va poi aggiunto il fatto che la siccità pone inevitabilmente i cittadini di fronte a una carenza d’acqua che, se la situazione non migliora, presenterà ben presto un conto salatissimo. Per questo al Nord si sta già adesso iniziando a discutere di possibili razionamenti idrici a cui la popolazione dovrà ben presto adeguarsi. Nelle ultime settimane, proprio nel tentativo di affrontare la gravità del problema, l’Enea, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico, ha pubblicato una lista di consigli per i cittadini.
Un modo per educare la popolazione, visto che sembra sempre più probabile che stiamo entrando in una fase in cui l’acqua non sarà più facilmente accessibile e disponibile come prima. Ma bisogna però anche considerare che, se la situazione è così critica, questo non è dovuto soltanto al fattore climatico. Se i danni quest’anno risultano così ingenti è anche a causa dell’incuria dei vari governo del passato, che non hanno mai tentato di risolvere il problema delle infrastrutture della rete idrica nazionale.
Ogni anno, la nostra rete idrica nazionale perde il 40 per cento dell’acqua che sarebbe invece in grado di incamerare
Basti solo pensare che la rete nazionale perde ogni anno circa il 40 per cento dell’acqua da immagazzinare a causa di danni mai riparati alle strutture. A adesso, come sempre verrebbe quasi amaramente da aggiungere, a farne le spese sono i cittadini, costretti a dover rimodellare le loro abitudini, dopo decenni in cui la scarsità d’acqua era un fenomeno molto limitrofo, che interessava pochissime zone del territorio italiano.
Mai come adesso, diventa importante riparare subito le perdite evitando così di sprecarla, ma anche raccogliere l’acqua fredda dovrebbe diventare un abitudine. Ma una delle categorie che sta più rischiando di subire le tragiche conseguenze di questo problema sono gli allevatori che nelle ultime settimane stanno assistendo a una prematura demontificazione.
La siccità ha già causato la demontificazione in alcuni luoghi d’Italia, di cosa si tratta
Con questo termine si intende il momento in cui i capi di bestiame vengono trasferiti a pascolare in pianura, un evento che solitamente si verifica nel mese di settembre. Quest’anno invece, a causa della scarsità d’acqua sui monti, e l’impossibilità dunque di incamerare le scorte d’acqua necessarie, questo trasferimento sta avvenendo adesso, segno di come già la vita agricola e produttiva del paese si sta modificando in modo pesante a causa dell’emergenza siccità.