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Tasse, ecco come pagarle quando non c’è liquidità sul conto corrente

Published by
Roberto Caccamo

Le tasse sono un pagamento inevitabile nel nostro Paese ma può capitare a volte di non avere sul conto la liquidità necessaria. Come fare?

Oltre al caldo torrido di questi giorni, un altra cosa che potrebbe disturbare gli italiani in questo periodo sono le cartelle esattoriali inviate dal Fisco in questi giorni.

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Le tasse vanno pagate. Questo è certo. Capita a volte, però, di non avere ancora i soldi sul proprio conto corrente. In questo caso si può richiedere la rateizzazione del pagamento. Scopriamo come.

Tasse, come pagarle quando non si hanno i soldi

In questo periodo il Fisco si sta “divertendo” ad inviare avvisi di pagamento e cartelle esattoriali a milioni di contribuenti italiani. I contributi da pagare sono quelli del 2021, insieme alla prima rata dell’imposta del 2022. Il secondo termine di scadenza sarò il prossimo 22 agosto ( il primo è stato il 30 giugno scorso) e, nel caso l’importo da pagare sia maggiore della liquidità che ci troviamo in quel momento sul conto corrente, sarà possibile richiedere una rateizzazione del pagamento.

Il contribuente che non dovesse avere i soldi necessari per pagare le imposte in un’unica soluzione può richiedere di pagare a rate, con scadenza ultima fissata a novembre. Nel caso non si dovesse pagare in tempo, arriverà prima un avviso dall’Agenzia delle Entrate che ne sollecita il versamento e poi arriverà anche la tanto odiata cartella esattoriale. Nel momento in cui il Fisco nota un’incongruenza tra le imposte dichiarate e quelle da pagare, partono i controlli e, dopodiché, l’Agenzia delle Entrate comunicherà alla persona il corrispettivo da pagare più gli interessi pari al 3,5%.

In caso di richiesta di rateizzazione, l’Agenzia delle Entrate prevede due diverse modalità di pagamento:

  • Fino ai 5.000 euro: si potrà richiedere la rateizzazione in 8 rate trimestrali di pari importo.
  • Oltre i 5.000 euro: si potrà richiedere la rateizzazione in 20 rate trimestrali di pari importo.

Quando giunge l’odiatissima cartella esattoriale si potrà richiedere che la somma complessiva da pagare sia rateizzata. Per tutte le somme al di sotto dei 120mila euro il contribuente potrà richiedere la rateizzazione compilando il modello R1 tramite PEC agli indirizzi presenti sul modulo. Nel caso la somma da pagare superi la cifra di 120mila euro, si potrà richiedere la rateizzazione accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e utilizzare il servizio “Rateizza adesso”.

Nel caso una delle rate non dovesse essere pagata in tempo, la rateizzazione verrebbe immediatamente revocata senza alcuna possibilità di poterla richiedere nuovamente.

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Roberto Caccamo

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