Un detto antico, che in fondo non passa mai di moda, afferma testualmente: “C’è sempre tempo per pagare”. Quale verità è più indelebile di questa, soprattutto di questi tempi, con una crisi economica legata ai rincari che ci mette in ginocchio.
Siamo ancora nel pieno di una tempesta, prima di tutto economica. Poi, come se non bastasse, è arrivata anche la crisi di Governo, che ha letteralmente trasformato in nere quelle nubi che sembravano solo grigie.
Un premier come Draghi, garante di una certa stabilità economica, o almeno forte di quella figura di ex capo della Bce, che viene letteralmente sbugiardato da Camera e Senato, non ha certo giovato a rafforzare la nostra immagine nel mondo.
Ma intanto gli sfiduciati cittadini, crisi o non crisi, devono ottemperare ai loro doveri quotidiani.
E tra questi c’è quello di dover pagare le tasse. Senza dimenticare che il Fisco ha aumentato a dismisura i controlli contro l’evasione fiscale, dal momento che per appianare il debito pubblico occorre anche arginare gli illeciti.
Oltre a sezioni per la rendicontazione delle varie tipologie di reddito secondo le categorie del Codice Fiscale, dispone anche di sezioni per la richiesta di detrazioni fiscali/accredibili quali detrazioni per persone a carico, spese di installazione di impianti sanitari e di risparmio energetico, e crediti d’imposta esteri.
Si tratta delle detrazioni riguardanti bonus come il bonus vacanze, il super bonus 110%, per lavori di riqualificazione energetica e/o riduzione del rischio sismico, il bonus bici.
In genere ci sono documenti che ognuno deve sempre presentare quali: la tessera sanitaria (della persona stessa, del coniuge e dei parenti a carico) e la carta d’identità (suo e del coniuge se la pratica è congiunta) e la dichiarazione dei redditi del anno precedente, se presentato.
Durante i mesi estivi gli italiani, quelli diligenti che hanno pagato le tasse in anticipo, in particolare quelli che hanno usato il modello 730 precompilato, attendono i rimborsi.
Luglio è il mese in cui i primi contribuenti riceveranno i soldi ma, ad oggi, l’INPS ha liquidato pochi crediti IRPEF. I versamenti continueranno fino alla fine dell’anno proprio perché i tempi di consegna della dichiarazione sono molto lunghi, fino al prossimo 30 settembre 2022
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