Con il Consiglio dei Ministri previsto per metà di settimana prossima si sta valutando di prorogare alcuni aiuti per le famiglie italiane.
Il governo Draghi, seppur dimissionario, è rimasto in carica per svolgere gli affari correnti. In attesa, come noto, delle elezioni in programma per il 25 settembre prossimo.
Nel frattempo, l’esecutivo sta continuando a lavorare e ad inserire nella sua agenda incontri con sindacati e parti sociali. Il tema centrale resta sempre quello di combattere l’inflazione e i rincari che si sono avuti nell’ultimo periodo. Per farlo, si sta pensando all’introduzione di nuovi bonus che dovranno garantire entrate maggiori per le famiglie italiane.
E’ atteso per metà di settimana prossima, tra mercoledì e giovedì, il Consiglio dei Ministri. In agenda dell’esecutivo ci sarà anche il decreto Aiuti bis, nel quale saranno inserite una serie di norme per aiutare le famiglie italiane in questo momento di difficoltà economiche. Tra i provvedimenti principiali, dovrebbe essere confermata la proroga per lo sconto delle accise sui carburanti e sulle bollette dell’energia elettrica. Oltre a questo, il governo sta valutando un taglio al cuneo fiscale, di circa un punto percentuale, della durata di sei mesi. L’intervento sarà rivolto ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo fino a 35 mila euro.
Per i pensionati si sta pensando di anticipare la rivalutazione delle pensioni di tre mesi. In precedenza, era prevista per gennaio del 2023. L’adeguamento delle pensioni dovrebbe essere del 2%, stando a quanto dichiarato dal sottosegretario all’Economia Federico Freni, in un’intervista rilasciata a Il messaggero. L’intervento dovrebbe riguardare tutti i pensionati, senza indicare una soglia di reddito minimo. Anche se su questo punto, ci sono delle valutazioni in corso. L’attuale meccanismo di rivalutazione prevede che avvenga attraverso tre fasce. Per il 100% fino a quattro volte la pensione minima, per il 90% tra quattro e cinque volte la pensione minima e per il 75% per chi supera questa soglia di reddito.
Sull’ipotesi di anticipare la rivalutazione delle pensioni a settembre sono interventi anche i Sindacati, in particolar modo, le principali sigle sindacali: Cgil e Cisl. Per loro, la strada intrapresa dal governo, è quella giusta. Un primo commento positivo è arrivato da Ignazio Ganga, segretario confederale della Cisl. Dello stesso pensiero è anche Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. Inoltre, Landini, si augura che questo tipo di intervento possa diventare strutturale con la prossima legge di bilancio.
Inoltre, si vuole allargare la platea di chi può ricevere il bonus una tantum di 200 euro. Garantendolo anche a lavoratori precari e stagionali, esclusi in un primo momento. Il costo della manovra è stimato in 25 milioni di euro. Le novità, dovrebbero riguardare anche i lavoratori in smart working. L’ipotesi è quella di prorogarlo per i lavoratori fragili e per i genitori con figli under 14. La proposta del Ministro Andrea Orlando, scaduta il 31 luglio, dovrebbe essere estesa almeno fino a fine anno.
Sarà confermato e prorogato il la taglio sulle bollette elettriche anche per l’ultimo trimestre del 2022, così come per lo sconto per le accise sul costo dei carburanti. Infine, si sta valutando il taglio dell’Iva sui prodotti alimentari. Continua, in tal senso, il pressing di commercianti e partiti politici affinché anche questo intervento possa essere fatto.
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