L’elenco dei principali istituti bancari che possono concedere un prestito personale senza la garanzia di un reddito dimostrabile.
Stando alle ultime notizie è possibile richiedere un prestito personale o un finanziamento anche senza un regolare contratto di lavoro e una busta paga.
Può capitare, che alcuni lavoratori siano inquadrati senza un contratto a norma di legge. E’ importante precisare che questa prassi, seppur applicata, è da considerarsi non legale. Il lavoro nero in Italia è punito con pesanti sanzioni sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. A questi, si aggiungono le categorie atipiche, come ad esempio i lavoratori stagionali che hanno un contratto annuale e coloro che hanno un contratto a tempo determinato. Ebbene, anche queste categorie possono ottenere un finanziamento dagli istituti di credito.
Gli istituti di credito che concedono finanziamenti anche senza busta paga sono Compass, Agos, Ing Direct, banca Intesa, banca Mediolanum, Santander e Younited credit e Poste Italiane. Per poter accedere ad un prestito personale senza busta paga è importante avere pagato i prestiti fatti in precedenza in maniera regolare.
Ovviamente, l’importo che si potrà richiedere senza garanzie di reddito, sarà inferiore da quello che si può ottenere con un contratto a tempo indeterminato. Laddove la richiesta dovesse essere elevata, la banche a sua tutela e per una maggiore garanzia potrà richiedere la firma di un garante con reddito dimostrabile.
E’ fondamentale per avere un nuovo finanziamento, che quelli fatti in precedenza risultino regolarmente pagati. Nel caso si risulti essere dei cattivi pagatori e si venga segnalati nelle banche dati, l’istituto di credito rifiuterà la nuova richiesta. Questo, anche in presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. In Italia, le principali banche dati che vengono prese in esame sono: crif e centrale rischi. Per verificare la situazione dei propri pagamenti e richiedere una visura si può contattare direttamente crif, mentre la centrale rischi può essere richiesta dal sito di Banca d’Italia.
Solitamente, la segnalazione in banche dati non avviene immediatamente. La banca ha interesse a contattare il cliente per sollecitare il rientro della rata non pagate. Ovviamente, laddove questo non avvenga, e decorsi i termini del preavviso, avviene la segnalazione come cattivo pagatore. In questo caso, l’unica forma di finanziamento che si può richiedere è quella della cessione del quinto. Si tratta di un tipo di prestito, la cui rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga del dipendete. Di conseguenza, questa potrà essere richiesta solo da chi ha un regolare contratto di lavoro. Possono richiederla i dipendenti statali, quelli delle grandi aziende e i pensionati tramite l’Inps. A garantire il rimborso delle rate, in questo caso, non sarà il cliente ma la solidità dell’azienda e del reddito.
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