Si prevedono nuovi rincari e maggiori costi per le famiglie italiane a seguito della difficile situazione economica europea.
Si prospetta un autunno complicato per le famiglie italiane, che dovranno affrontare un nuovo aumento sul costo delle bollette del gas, dovuto principalmente al conflitto in Ucraina.
Il tema degli aumenti nella stagione autunnale era già stato anticipato dall’oramai ex Premier Mario Draghi. Ora è arrivata la conferma anche dall’autorità per l’energia. L’Arera, in un documento inviato al Parlamento e al governo ha lanciato l’allarme. Per le famiglie che si riscaldano e cucinano utilizzando il gas si prevedono, nell’ultimo trimestre dell’anno da ottobre a dicembre, degli aumenti molto consistenti.
I rincari sulle bollette nel corso del 2022
Già i primi tre mesi del 2022 hanno fatto registrare dei considerevoli rincari, con aumenti fino al 42%. Ma per l’Arera il peggio ci aspetta per la fine dell’anno. Infatti, senza nuovi interventi normativi, l’aumento sarà di oltre il 100% rispetto all’attuale trimestre. Uno senario difficile da sostenere per i consumatori con ripercussioni su tutto il sistema. Quindi nel documento datato 29 luglio 2022, il garante pone la massima attenzioni a tutti i partiti politici, affinché si possano trovare delle soluzioni concrete per attenuare gli aumenti.
Cosa prevede il documento inviata dall’Arera
Per l’autorità, visto lo scenario, il piano europeo che prevede una riduzione volontaria dei consumi del 15% non è sufficiente per far fronte all’emergenza. Ecco perché serve a stretto giro un intervento normativo sia a livello nazionale che europeo, visto che la stagione autunnale si sta avvicinando. L’Arera vorrebbe che a livello europeo venga posto un tetto massimo per i prezzi. La cosa è già chiesta da Mario Draghi per mesi, senza avere successo.
Cosa sta facendo l’Italia per ridurre i consumi di gas
In realtà nel nostro Paese non si sta facendo molto in tal senso. Secondo il Ministro della Transazione Economica, Roberto Cingolani, acquistando il gas da altre fonti rispetto a quella russa, potremmo stare tranquilli almeno per i prossimi sette mesi, fino a febbraio del prossimo anno. Nel breve termine, l’offerta minore che arriva dalla Russia, verrà colmata da nuovi accordi commerciali con l‘Algeria. Per il Ministro, sarà sufficiente ridurre di un ora al giorno l’utilizzo del riscaldamento negli appartamenti e negli uffici, per non avere problemi.
Cosa accadrà dopo il voto del 25 settembre
Quindi, il problema a breve passerà alla nuova maggioranza di governo, che si andrà a formare dopo il voto previsto per il 25 settembre prossimo. Per ora l’attuale esecutivo ha previsto la proroga degli sconti sulle bollette di luce e gas, almeno fino al 30 settembre prossimo. Probabile, che sarà compito della nuova maggioranza, programmare un intervento strutturale in merito. Sperando che il conflitto tra Russia e Ucraina possa terminare quanto prima.