La Food and Drug Administration statunitense, già nel 2015, con una mirata campagna stampa, imponeva alle aziende americane di interrompere la vendita di integratori alimentari che includevano uno stimolante noto come DMBA.
Si trattava di una serie di misure per reprimere la perdita di peso e prodotti per il body building potenzialmente pericolosi.
La realtà, ancor più allarmante, è che questo tipo di integratore è contenuto anche in numerosi prodotti alimentari, salutistici e non, in vendita da alcuni anni nel mercato europeo, Italia compresa.
Il DMBA (1,3-dimetilbutilamina) si trova come ingrediente in alcuni integratori pre-allenamento e dimagranti.
Nel 2015, appunto, la Food and Drug Administration (FDA) ha dichiarato che il DMBA non è approvato per l’uso negli integratori alimentari.
Non sono stati condotti studi scientifici affidabili per stabilire la sicurezza degli effetti sulla salute di DMBA. Come suggerisce il nome (1,3-dimetilamilamina), DMBA è simile all’ingrediente illegale DMAA (1,3-dimetilamilamina): entrambi sono stimolanti sintetici con effetti collaterali potenzialmente pericolosi, ma non sono alla fine la stessa sostanza chimica.
Nei supermercati europei ed italiani, dopo il boom dei prodotti dietetici, le autorità sono molto vigili nel controllare la presenza di stimolanti nocivi come quello appena citato.
Il Ministero della Salute italiano, nei giorni scorsi, ci ha tenuto diramare un avviso di sicurezza relativo all’integratore alimentare pre-workout Pwo-Max gusto kiwi fragola a marchio Prime Nutrition, perché contiene appunto il principio attivo stimolante 1-3 dimetilbutilammina (DMBA).
Il prodotto segnalato è venduto in confezioni da 360 grammi, con il numero di lotto 04810952 e il termine minimo di conservazione è 29/02/2024.
Cosa sta succedendo esattamente nei supermercati italiani e nei negozi specializzati?
Nel mirino è finito anche il cocktail Mai Tai.
All’interno sarebbe stata riscontrata la presenza, che andava obbligatoriamente dichiarata, di mandorle.
Cosa succederebbe se una persona fortemente allergica alle mandorle e alla frutta secca, con rischio addirittura di shock anafilattico, ingerisse questo prodotto?
Ed è per questo che il prodotto, relativamente al lotto in questione, è stato immediatamente ritirato dal mercato.
Dopo aver consumato troppe mandorle, può infatti capitare di accusare dolore cervicale, vertigini, nausea, dolori intestinali e irritazioni cutanee.
Se l’organismo si trova già in uno stato di infiammazione, abusarne peggiora ulteriormente la situazione. Nel caso in cui le mandorle siano anche tostate, possono diventare tossiche sviluppando sostanze dannose quali l’acrilamide, accusata di essere un elemento cancerogeno. Il processo di tostatura le priva inoltre di elementi molto utili quali vitamine e complessi minerali, sensibili al calore. Chi è allergico di base può anche arrivare allo shock anafilattico e alla morte.