In Europa è appena giunta al termine una maxi indagine che ha permesso di bloccare un traffico illegale di pesticidi. Migliaia di tonnellate di prodotti sequestrati.
Migliaia di tonnellate di pesticidi illegali sono stati sequestrati nel vecchio continente, al termine di una vasta operazione condotta e coordinata dall’Europol.
L’operazione è stata ridenominata dalle forze di sicurezza Silver Axe VII e aveva lo scopo di bloccare un commercio sui pesticidi illegali, che ormai da tantissimi anni prolifera in Europa.
Le indagini hanno coinvolto diversi settori della vita sociale, dagli aeroporti ai negozi online, per cercare di ricostruire un traffico illegale di questi prodotti, che negli anni si era fatto molto complesso. Oltre a questo incredibile sequestro di oltre mille tonnellate di pesticidi, sono stati anche emanati dieci mandati di arresto da parte delle autorità europee. I numeri, oltretutto, raccontano di un fenomeno che è ancora molto lontano dall’essere estirpato, considerato che, secondo quanto stimano le forze dell’ordine, il traffico di pesticidi illegali, in quanto a volume d’affari, è rimasto pressoché invariato rispetto allo scorso anno.
Sembra che in particolar modo, questo flusso sia aumentato in Turchia rispetto agli anni precedenti, anche se il vero problema per quanto riguarda la produzione di questi pesticidi resta la Cina. Significativo inoltre che da quanto trapela dall’europol, rispetto allo scorso anno sono aumentati anche i sequestri minori, segno che ormai ci troviamo di fronte a un business appetibile anche per i cittadini comuni, che provano a vendere questi pesticidi in piccole quantità.
Cresce poi anche il fenomeno della contraffazione di questi prodotti, che vengono venduti ingannando il consumatore che si tratti in realtà di una marca molto comune e dunque approvata dalla legislazione europea sull’ambiente. L’indagine poi ha permesso anche di appurare che i prodotti vengono spesso importati nel vecchio continente in contenitori che replicano i grandi marchi, per poi essere successivamente venduti sul mercato nero.
Catherine De Bolle, direttore esecutivo dell’Europol, ha dichiarato che “nonostante il loro prezzo basso, i fitofarmaci non autorizzati hanno un costo molto alto sia per l’ambiente che per la salute pubblica, ma anche per il settore agricolo. I pesticidi falsi e illegali possono danneggiare gli agricoltori e i loro mezzi di sostentamento e danneggiare il mantenimento delle colonie di api”.
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