Sta per scoppiare una nuova guerra? La mossa degli Usa preoccupa: a rischio l’economia mondiale, il motivo

La recente visita di Nancy Pelosi a Taiwan ha scatenato l’ira del governo di Pechino che adesso minaccia pesanti conseguenze. 

Com’era prevedibile, la visita della speaker della camera americana Nancy Pelosi a Taiwan, ha dato il via alle nuove tensioni geopolitiche tra Usa e Cina.

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La reazione del Ministero degli esteri cinese è stata infatti durissima e veemente da subito, avvertendo l’America che questo atto è visto dal governo di Pechino come un vero e proprio oltraggio e che dunque vi saranno delle conseguenze se queste visite si ripeteranno. 

Cina furiosa contro l’America, la visita a Taiwan è stata giudicata come un atto molto grave

Non è un segreto che l’America abbia sempre caldeggiato per un’indipendenza totale di Twain dalla Cina. Una situazione che non fa altro che buttare fumo negli occhi a un impero che non ha mai dimenticato Taiwan.

Per i cinesi, si tratta solo di aspettare, ma nessuno ha il dubbio che un giorno questa nazione ritornerà sotto il predominio cinese. Non è un caso che subito dopo la visita della Pelosi, la Cina ha iniziato lì vicino delle imponenti esercitazioni militari che vanno intese come un vero e proprio avvertimento agli Usa.

Corriamo davvero il rischio che Taiwan diventi una nuova Ucraina?

Il partito comunista cinese ha visto la vista della speaker come uno smacco troppo grande per non reagire, e viene da chiedersi se Biden abbia calcolato alla perfezione le conseguenze di questa scelta.  In fondo, non è una situazione così diversa da quella che portato l’Ucraina a diventare il vero terreno di scontro tra l’Occidente e la Russia. Il timore di trovarsi di fronte alle premesse di un nuovo conflitto, è più che mai concreto. Alcuni esperti ipotizzano persino che tutta questa tensione, potrebbe alla fine convincere il governo di Pechino ad invadere subito Taiwan.

E le ripercussioni in quel caso, dal punto di vista economico, diventerebbero molto pericolose per l’occidente. In primo luogo, è importante comprendere come Taiwan abbia avuto la particolarità, dopo aver ottenuto l’indipendenza di approcciare a un modello capitalistico in modo totale, a differenza di quanto fatto dalla Cina. 

Il motivo per cui l’economia occidentale è strettamente legata all’indipendenza di Taiwan

Si tratta dunque di un’economia che fin da subito è entrata in connessione con l’Occidente. E se davvero la Cina decidesse di invadere il paese, a rischio sarebbe in primo il comparto dei semiconduttori. Le aziende più importanti di questo settore hanno infatti sede a Taiwan. Evidente come in caso di guerra la produzione accuserebbe un rallentamento in grado di mettere in ginocchio l’economia di tutto il mondo, considerato che parliamo di componenti indispensabili alla produzione di tutte le nuove tecnologie.

Basterebbe soltanto che il governo di Pechino iniziasse a bombardare la capitale Taipei, che ospita il maggior numero di stabilimenti di produzione di semiconduttori, per dare il via a un effetto domino che potrebbe anhe far crollare di colpa l’intera economia occidentale. 

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