Lo scorso 25 luglio l’Agenzia delle Entrate ha reso note le disposizioni circa le detrazioni sui lavori effettuati tramite il Superbonus 110%.
La circolare 28/E pubblicata dall’Agenzia delle Entrate rende note le disposizioni riguardo le detrazioni del superbonus 110 e i documenti da esibire per la dichiarazione dei redditi.
Si tratta di un documento molto robusto nel contenuto che però getta una luce chiarificatrice riguardo la documentazione da conservare e successivamente esibire per la dichiarazione dei redditi.
La tipologia e il numero dei documenti da dover esibire circa i lavori effettuati tramite il Superbonus 110 varia in base agli effettivi interventi sull’immobile. Bisogna, però, essere informati su quali sono i documenti richiesti in base ai lavori effettuati poiché l’Agenzia delle Entrate non è assolutamente indulgente in tal senso.
Tutti i documenti da esibire al CAF di quartiere (o allo specialista scelto) sono raccolti in un maxi elenco che ha prodotto la stessa Agenzia delle Entrate. La produzione di questi documenti sarà essenziale all’ottenimento del visto di conformità del superbonus 110% e, soprattutto, affinché la propria dichiarazione dei redditi sia in regola.
Come abbiamo già detto, i documenti da produrre ed esibire varieranno nel numero e nella tipologia in base ai lavori effettuati ma, in totale, saranno meno di 50. I documenti, da portare al CAF o allo specialista scelto, saranno fondamentali al fine di una corretta compilazione della dichiarazione dei redditi e dovranno essere attentamente visionati prima di poter apporre il visto di conformità.
Riguardo a quali sono i documenti effettivamente richiesti all’Agenzia delle Entrate, qui si entra in un groviglio piuttosto ingarbugliato. In buona sostanza si tratta di bonifici postali o bancari, fatture, delibere assembleari e altro. Le richieste del Fisco, però, non si fermano qui. Saranno richiesti anche le asseverazioni, le relazioni tecniche (nelle quali viene aggiunto un documento relativo alle barriere architettoniche), i permessi edilizi, ecc. Non mancano all’appello gli attestati di prestazione energetica e la lista (lunga) di dichiarazioni sostitutive.
In questo modo l’Agenzia delle Entrate vuole offrire agli operatori del settore una sorta di vademecum attraverso il quale districarsi fra la giungla di documenti da dover produrre, in tutto il territorio nazionale. Per questo motivo questo documento è indirizzato maggiormente ai CAF e agli operatori del settore, anche dell’amministrazione finanziaria che ha il compito di vigilare sulla documentazione prodotta.
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