Per tutti i lavoratori che sono stati costretti ad affittare una casa in un’altra città per motivi di lavoro arriva una piacevole sorpresa.
È il 30 settembre il termine ultimo per poter presentare il proprio modello 730 e c’è quindi ancora un po’ di tempo che potremmo utilizzare per informarci di quali sgravi fiscali possiamo beneficiare.
Esistono tantissime persone in tutta Italia che hanno dovuto lasciare la propria città natale per trasferirsi in un’altra a causa del lavoro. In questo articolo spiegheremo come poter accedere ad una serie di vantaggiosi indennizzi economici se ci si trova con un contratto di locazione in una città diversa dalla propria per lavorare.
Secondo la legge italiana è possibile defalcare i costi sostenuti per l’affitto di una casa, o una stanza, in una città diversa da quella della propria residenza per motivi di lavoro. La detrazione di una parte del costo del canone d’affitto mensile pagato è possibile solo nei seguenti casi:
Le detrazioni sopra elencate non sono cumulabili e sarà quindi cura del contribuente scegliere quella più conveniente. Nello specifico, le variazioni della cifra della detrazione sono dovute al proprio reddito e alla tipologia in cui si rientra, suddivise in questo modo:
Ricordiamo infine che la scelta della categoria in cui si rientra deve essere inserita nel modello 730/2022 alla sezione V ai rigo E71 (E72 nel caso si sia lavoratori che spostano la residenza per motivi di lavoro).
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